“IL MICROCREDITO? È UN’ATTIVITÀ ETICA”

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“IL MICROCREDITO? È UN’ATTIVITÀ ETICA”

Luigi Odorici | Vice Presidente di BPER Banca

“Considero il microcredito un’attività etica, che per il nostro Gruppo bancario ha rilevanza speci ca in termini di responsabilità sociale d’impresa”. Così Luigi Odorici, vice Presidente di BPER Banca, descrive in sintesi le motivazioni che hanno portato l’Istituto a rmare una convenzione con l’Ente Nazionale per il Microcredito, presentata a ne giugno ai media e al mercato nella sala stampa di Montecitorio, dove erano presenti, oltre a Odorici, il Presidente dell’ENM Mario Baccini, il Segretario generale Riccardo Maria Graziano e Irene Bertucci, membro del Cda dell’Ente. Grazie all’accordo sarà messo a disposizione di cittadini e piccole aziende un plafond di 75 milioni di euro, che consentirà il nanziamento di oltre 3400 iniziative di microcredito imprenditoriale. Sulla base del monitoraggio e ettuato dall’ENM, per cui ogni bene ciario sviluppa un quoziente occupazionale di 2,43 unità lavorative, si prevede che nell’arco di due anni si genereranno quasi 8.300 nuovi posti di lavoro. Intanto il programma sarà a breve operativo in tutte le liali di BPER Banca in Emilia Romagna, per essere poi esteso all’intero territorio nazionale. “La nostra economia – spiega Odorici – è formata da una miriade di piccole e piccolissime imprese, alle quali il microcredito può assicurare il supporto necessario. Partendo da questi presupposti abbiamo accolto favorevolmente la proposta dell’ENM, con l’auspicio che l’adesione al progetto da parte del sesto Gruppo bancario italiano induca in futuro anche altri Istituti a sostenere iniziative analoghe. Vogliamo dimostrare che è possibile avvicinare al sistema del credito un’area di soggetti spesso impropriamente de niti ‘non bancabili’, in particolare i giovani e appunto le microimprese. Questo può essere fatto sia utilizzando speci ci meccanismi di garanzia, sia avviando attività formative, di assistenza e di tutoraggio, che possono essere particolarmente importanti per le piccole aziende nelle fasi di start up, di sviluppo e di consolidamento. Ecco perché mi auguro che l’accordo appena raggiunto sia un punto di partenza per sviluppare ulteriormente tutte queste attività”.

La valenza sociale del progetto, in de nitiva, sta nel consentire l’accesso al credito a una serie di soggetti che altrimenti, utilizzando gli usuali canali bancari, faticherebbero molto a usufruirne. Il meccanismo è semplice e collaudato: l’a dabilità del cliente viene esaminata in via preventiva sia dai tecnici dell’ENM, sia dalle funzioni della banca rmataria dell’accordo. Una quota dell’eventuale nanziamento, inoltre, è garantita dallo Stato. Fondamentale, in questo quadro, il ruolo dell’Ente Nazionale per il Microcredito, che garantisce l’accesso al Fondo di Garanzia per le Pmi (sezione microcredito) e una corretta erogazione dei servizi accessori. Ma il sostegno al microcredito non è per BPER un caso isolato. Odorici sottolinea che “il Gruppo è attivo da sempre sui territori di riferimento ed è impegnato ad ascoltare i bisogni dei singoli, delle famiglie, delle imprese e dell’intera comunità”. In questo ambito si inquadrano varie attività di responsabilità sociale d’impresa, che vengono descritte in un Report di sostenibilità presentato dalla Banca ogni anno in occasione dell’assemblea dei soci. “Tra le molte iniziative – continua Odorici – mi preme evidenziare il lavoro svolto per prevenire e contrastare il gioco d’azzardo patologico: alle carte di credito emesse dal Gruppo BPER, tra l’altro, sono inibite le operazioni di pagamento presso esercizi o siti internet classi cati nella categoria merceologica gambling. Inoltre abbiamo di uso una circolare interna per i circa 12000 dipendenti del Gruppo che fornisce informazioni sulla ludopatia e segnala riferimenti utili alla clientela. Nei mesi scorsi, in ne, abbiamo realizzato – in collaborazione con istituzioni pubbliche e terzo settore – un vademecum dal titolo ‘Giocatori d’azzardo patologici e servizi bancari’, per informare i familiari di chi è a etto da ludopatia sui principali servizi bancari che possono consentire di tutelarsi nel rispetto delle norme creditizie, del diritto alla riservatezza e del segreto bancario”. Il Gruppo BPER, inoltre, si è dato da alcuni anni alcune linee guida molto stringenti in tema di regolamentazione dei rapporti con gli operatori della difesa e con le imprese produttrici di armamenti. Ciò presuppone la redazione di un apposito Report, redatto in stretta relazione con la rete di sportelli sul territorio, per veri care la piena ottemperanza alla legge 185 (la principale in questa materia) e alla normativa interna adottata. Da sottolineare, in ne, un nuovo modello di servizio, dinamico e versatile, dedicato dall’Istituto ai migranti. “Il progetto – spiega il Vice Presidente di BPER Banca – è stato realizzato attraverso una metodologia bottom-up e con un approccio basato sul contatto diretto. La conoscenza delle comunità straniere può generare nuovi orizzonti di crescita, con ricadute positive su famiglie, consumi e investimenti in attività imprenditoriali. Il nostro obiettivo è gestire le relazioni con le comunità di stranieri sul territorio italiano basandoci sul dialogo e rispettando le diversità culturali”. “Nel 2017 – conclude Odorici – la Banca compirà 150 anni. Nel nostro Dna c’è da sempre la volontà di ascoltare le esigenze dei territori e di dare supporto alla clientela, per contribuire concretamente allo sviluppo. E’ appunto ciò che intendiamo fare, con una scelta convinta, anche sostenendo le attività di microcredito”.

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