AMATRICE, RIAVVIARE L’IMPRESA

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AMATRICE, RIAVVIARE L’IMPRESA

Valentina Renzopaoli

Amatrice riparte con il Microcredito: ricostruire l’economia post terremoto e dare possibilità e speranza ai giovani e alle micro, piccole e medie imprese. Questa la chiave di volta per fare rinascere il territorio devastato dal sisma. Il comune di Amatrice e l’Ente Nazionale per il Microcredito hanno stipulato il patto per la ripresa: l’accordo firmato dal primo cittadino Sergio Pirozzi e il presidente dell’ENM Mario Baccini prevede l’apertura di uno sportello dedicato al finanziamento delle attività. A partire dall’8 maggio per due giorni a settimana è possibile richiedere consulenze di microcredito. E’ stato inoltre attivato un numero di conto corrente per un fondo di garanzia dedicato, che affiancherà quello nazionale per le Piccole e medie imprese, per concedere prestiti di microcredito per attività, imprese e housing a tassi molto agevolati (vicini allo zero) e fornire garanzie a chi non ne ha. L’ENM mette a disposizione i suoi tutor e investe sulla formazione di nuove figure professionali che potranno in futuro guidare chi decide di scommettere sulle proprie capacità. “L’accordo sottoscritto ad Amatrice rappresenta un punto di riferimento importante per le attività di microcredito che sosterranno quelle iniziative di chi vuole aprire un’attività, chi vuole fare housing sociale o anche microcredito per il consumo. L’apertura di un fondo dedicato e l’apertura di uno sportello sono due pietre miliari di una nuova era che stiamo costruendo”, ha spiegato il presidente dell’Ente, Mario Baccini. Il progetto per Amatrice prevede un fondo per le imprese e un fondo per i giovani a tasso zero. “Una possibilità che ci ha entusiasmato: l’idea che i giovani del territorio di Amatrice dei comuni limitrofi, possano decidere di aprire nuove attività proprio qui con finanziamenti a tasso zero, senza abbandondare la loro terra d’origine, è per noi motivo di grande speranza”, commenta il sindaco Sergio Pirozzi. Il vicesindaco Patrizia Catenacci aggiunge: “Ogni iniziativa che può portare sviluppo e rilancio del territorio è fortemente sostenuta dall’amministrazione comunale. Se non si ricomincia dall’attività economica è inutile pensare alle scuole, alle case e a ricostruire un nuovo centro: senza lavoro la gente andrebbe via comunque. E ripartire dai giovani è l’unico modo per ridare speranza, senza di loro non c’è futuro. Finanziare le start up della fascia di popolazione che ha più difficoltà di accedere al credito, di ottenere prestiti dalle banche, soprattutto in una zona disastrata come questa, è un’occasione che il comune di Amatrice non poteva farsi scappare”. Per le imprese l’Ente Nazionale per il Microcredito mette a disposizione importi fino a un massimo di 25mila euro: “E’ una grande opportunità per tutte quelle micro imprese che hanno sempre caratterizzato la nostra terra, piccoli artigiani, agricoltori, piccoli imprenditori del settore food, dai salumi ai formaggi, che hanno subito danni enormi e che ora possono avere una seconda chance grazie ai finanziamenti del Microcredito. Insomma è come il cacio sui maccheroni”, spiega il primo cittadino. Soddisfatto anche il consigliere comunale Luca Poli: “Ho seguito fin dall’inizio quest’operazione e mi fa piacere sia stata recepita con entusiasmo dall’amministrazione comunale e il fatto che sia andata a compimento, è un bene, si tratta infatti di un’opportunità molto valida per i cittadini”. Passare dalla fase dell’emergenza a quella della ricostruzione: il presidente dell’Ente Nazionale per il Microcredito Mario Baccini descrive le finalità sociali del progetto: “Il microcredito come strumento di inclusione sociale e di recupero dell’impresa nell’area terremotata e’ una delle soluzioni proposte dall’economia sociale e di mercato che l’Ente Nazionale per il Microcredito sostiene a vantaggio della ripresa economica e della riparametrazione del PIL secondo le regole del benessere sociale”, ha sottolineato il presidente dell’Ente Nazionale per il Microcredito, Mario Baccini, che ha spiegato “attraverso la dignità del lavoro e la forza di volontà già dimostrata dai cittadini di Amatrice, il microcredito non potrà che essere un volano per la ripresa e lo sviluppo, testimoniando ancora una volta che il sostegno della mano pubblica, in questo caso dell’ENM e del Comune, può e deve intervenire a vantaggio dei cittadini per creare le condizioni necessarie alla imprenditorialità.

Dalla fase di emergenza bisogna passare alla fase di ricostruzione e noi con il microcredito possiamo offrire una chance vincente a tutti coloro che hanno una buona idea, aiutandoli a realizzarla e voglio aggiungere che, nelle more degli accordi sottoscritti, L’ENM si adopererà affinché le attuali misure oggi disponibili e gestite dall’Ente stesso (ex.Legge 214/2011 art. 39 comma 7 bis), che prevedono finanziamenti non garantiti da garanzie reali e ad un tasso di mercato, possano essere disponibili ad un tasso fortemente agevolato per gli operatori economici residenti nel comune. Verrà dunque creato, a cura dell’Ente, un fondo di garanzia che potrà essere alimentato da fondi pubblici e donazioni private”.

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