LA TECNOLOGIA BLOCKCHAIN E IL MONDO FINANZIARIO DEL FUTURO

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Jacopo Niccolò Pedretti | Co-fondatore Ethereum Italia e di Inspheer Srl

Il Bitcoin e la Blockchain
Sono da poco passate le celebrazioni per il decennale (2008/2018) della pubblicazione del White Paper del Bitcoin (BTC) ad opera del suo creatore, Satoshi Nakamoto1.
Il documento, “manifesto”, in questione illustra cosa sia il Bitcoin e la sua sottostante tecnologia, la Blockchain.
Se nei primi anni di vita del Bitcoin (BTC) e della sua tecnologia questi sono rimasti sottotraccia ed utilizzati come “valuta” (criptomoneta) quasi esclusivamente dagli appartenenti al movimento culturale di ispirazione cypherpunk (nato negli anni ‘90 del secolo scorso che sostiene l’uso intensivo della crittografia informatica ai fini della tutela della privacy2, da qualche anno (2013 circa) a questa parte, se ne sente parlare sempre più spesso tanto da essere al centro di molti dibattiti sia politici sia economico/finanziari che sociali.

Cosa è la blockchain?

Senza dilungarsi eccessivamente ed evitando di entrare in argomenti troppo tecnici, è possibile definirla come un database/registro
open source, criptato e distribuito su di una rete peer-to-peer sulla quale è possibile effettuare transazioni economiche e scambiare informazioni. Le fondamenta di una blockchain sono costituite da un algoritmo (ovviamente open source) che ne definisce le proprietà e le modalità di funzionamento (una sorta di DNA costituito da codice informatico). Da chi è “gestita” questa rete? Da soggetti che vengono chiamati Miners (individui che mettono a disposizione di quest’ultima la potenza di calcolo dei propri computer garantendone, al contempo, anche la sicurezza. La blockchain di Bitcoin ad oggi si avvale della rete informatica più sicura al mondo, data la potenza di calcolo complessiva superiore, di gran lunga, a quella di tutti i super computer messi insieme) che vengono ricompensati con un token (gettone), che non è altro che una criptomoneta (ad esempio Btc, Eth ecc.).

Quali sono le caratteristiche principali di questa innovativa tecnologia?


Decentralizzazione: non vi è alcuna autorità centrale, non vi è un unico punto di accesso, non vi è un’unica banca dati dove memorizzare i dati, che sono, invece, distribuiti in maniera completa tra i partecipanti…;

Disintermediazione: non vi sono intermediari se non la tecnologia stessa accessibile da parte di chiunque lo desideri senza passare per soggetti terzi;

Trasparenza: tutto ciò che “viaggia” su questo tipo di rete è visibile a tutti;

Tracciabilità: qualsiasi attività sulla rete è tracciabile, da parte di chiunque voglia, fin dalla sua origine3;

Incorruttibilità: non è possibile alterare quanto “registrato” sulla blockchain;

Impossibilità di double spending: impossibilità di poter spendere la stessa “moneta” (token) digitale contemporaneamente in più transazioni (con il bitcoin è stato reso effettivo il principi dell’unicità digitale.

Un Bitcoin, un Ether o parte di essi non possono essere duplicati);

Consenso: le decisioni riguardanti la modifica del codice/algoritmo sono prese a

maggioranza dei partecipanti alla rete peer-to-peer;

Sistema Trustless: significa che tutti i soggetti ed in particolare i fruitori di questa tecnologia non devono riporre la propria fiducia in soggetti terzi.

Qual è l’obiettivo alla base di questa rivoluzione tecnologica,nata allo scoppio della crisi finanziaria del 2008? Quello di superare il tradizionale modello del mondo bancario/finanziario attuale, costruendone, dalle fondamenta, uno nuovo e che risulti essere senza barriere di accesso, trasparente, open source, non manipolabile
e corruttibile da parte di terzi affinché il singolo individuo abbia il pieno controllo delle proprie finanze (“Be your own bank”).

L’evoluzione ed il futuro della tecnologia blockchain:
Ethereum
Poco dopo la creazione e l’iniziale diffusione del protocollo blockchain di Bitcoin (definibile come di tipo 1.0) si è assistito alla creazione di nuovi progetti blockchain di seconda generazione (2.0).

Il più importante
tra questi si chiama Ethereum4 ideato dal giovanissimo programmatore russo-canadese Vitalik
Buterin. Oggi, assistiamo, a “un’evoluzione” della tecnologia blockchain che sta portando ad ulteriori conseguenze le peculiari caratteristiche che la contraddistinguono. Parliamo della tecnologia di Ethereum e degli Smart Contract. Per Smart Contract5 non si deve assolutamente pensare a contratti intelligenti gestiti da un’intelligenza artificiale (IA) ma, bensì a “programmi”, con determinate funzioni, che sono eseguiti sulla blockchain, avvalendosi, pertanto, di tutti quelli che sono i vantaggi che ne derivano, tra cui ad esempio la sicurezza del fatto che non possano essere manipolati da parte di terzi. Molto interessante è come tali contratti possano replicare, automatizzandole in un ambiente ultra sicuro,
alcune forme di organizzazione finanziaria e non solo. Parliamo, ad esempio delle DAO6. Oppure, nel settore del fundraising, di ICO7. Altra funzione che questi smart contract possono realizzare è quella di dare vita a delle DaaP8 ovvero a degli applicativi (app) che vengono eseguiti in maniera decentralizzata (ad es.
non come i programmi che oggi usiamo per la maggiore sui nostri PC o Smartphone ma, piuttosto possiamo pensare ad un sistema operativo/software decentralizzato/
diffuso). Un esempio di DaaP che ha avuto rilievo a livello globale e che ne ha esemplificato il modello di funzionamento è il videogioco cryptokitties9. Per quanto riguarda l’ambito finanziario, DAO ed ICO sono le due “applicazioni” degli smart contract che più hanno destato la curiosità del mondo finanziario
tradizionale e non solo. Con la prima, infatti, è possibile, ad esempio, riuscire a creare e a lanciare un vero e proprio fondo di investimento
totalmente trasparente e decentralizzato con il quale si eliminano le classiche figure terze che gestiscono il fondo, lasciando al consenso dei partecipanti
tutte le decisioni riguardanti, ad esempio, gli investimenti da effettuare e sulle modalità di come questi debbano essere effettuati (nello smart contract alla base, sono scritte, sotto forma di codice informatico, le regole per il funzionamento della DAO stessa).
Sempre in tema di DAO è importante segnalare quelle, tra queste, che si stanno specializzando nell’emissione di prestiti (sotto forma di stablecoin ossia, di una criptomoneta il cui valore è ricollegato a quello di una valuta avente corso legale oppure a quello di un’altra criptomoneta o ad altro asset che ne garantisca
il rapporto 1:1 - ad esempio MakerDao https://makerdao.com/). Questo smart contract, rende possibile, quanto sopra, in maniera immediata ed in qualsiasi parte del mondo rispettando unicamente quelle che sono le regole scritte all’interno del codice dello smart contract alla base della DAO stessa e quindi in maniera autonoma e decentralizzata.
Con le ICO, fenomeno del mondo cripto dell’anno 2017/2018, è stata data la possibilità, per la prima volta, di disintermediare ed ampliare istantaneamente e a livello globale la fase di raccolta fondi (ad esempio per lanciare un proprio prodotto, per finanziare la propria società, per sostenere un’organizzazione caritatevole ecc.).
Il fenomeno in questione è riuscito, nell’arco di pochissimo tempo a dare la dimostrazione della forza di queste nuove tecnologie muovendo miliardi di dollari e facendo nascere moltissime nuove società/aziende che hanno cominciato ad operare nel settore blockchain (ci sono state anche molte truffe – in gergo scam - milionarie che, a fronte di un quadro normativo, a livello mondiale, che non aveva previsto ne poteva prevedere una forma di raccolta di capitale di questa portata non ha dato la possibilità agli organi di vigilanza dei vari Paesi di intervenire per tempo. Oggi sia negli Stati Uniti d’America che in Europa si sta procedendo alla costruzione di uno quadro giuridico
chiaro nel quale far rientrare le ICO).
A fianco delle ICO sono poi state ideate le DAICO, che, similmente alle ICO, permettono di raccogliere fondi, ma, come le DAO, consentono a chi ha finanziato, ad esempio una start-up, di controllare come i finanziamenti vengano impiegati potendo influire sulla gestione degli stessi. Questo sistema è stato ideato, sempre in un’ottica di decentralizzazione e trasparenza assoluta, per prevenire/evitare le problematiche che hanno avuto alcune ICO, aggirando il sistema tradizionale di vigilanza dei mercati.
Altro risvolto molto interessante di queste nuove tecnologie è quello che ha a che fare con lo sviluppo economico/ finanziario di zone del globo particolarmente
svantaggiate dal punto di vista delle infrastrutture bancarie e finanziarie, dove ad esempio è difficile e/o troppo oneroso ottenere prestiti, dove spesso la corruzione è dilagante, dove la maggior parte delle persone non ha accesso al sistema bancario/finanziario “tradizionale” o dove il semplice ricevere rimesse dall’estero diventa complicato ed oneroso.
Esperienze personali del mondo blockchain Assieme a mio fratello, Leonardo Maria Pedretti, ho cominciato ad interessarmi al settore blockchain tra il 2011 e il 2012.
La nostra attività lavorativa di Avvocati specializzati nel settore bancario finanziario ci portò quasi per caso ad imbatterci in alcuni articoli riguardanti il
Bitcoin. L’argomento Bitcoin/Blockchain ci sembrava e ci sembra tuttora rivoluzionario. Poco tempo dopo, durante l’analisi di alcuni progettiinnovativi, che partivano dai principi del Bitcoin ma che avevano dei risvolti tecnici e giuridico finanziari ancora più rivoluzionari, ci imbattemmo nel white paper di Ethereum. Capendo la portata del progetto e quanto fosse necessario che ciò fosse portato a conoscenza di quante più soggetti possibili, fondammo la comunità ufficiale italiana di Ethereum (la più grande comunità Italiana che si occupa di Criptomonete e Blockchain presente su Telegram), composta, adoggi, da diverse migliaia di persone che
studiano, approfondiscono, creano software ed aziende dedicate ma, anche dasemplici appassionati di tecnologia. La
comunità è molto attiva, ovviamente, su piattaforme come Telegram, Facebook
e Twitter10.

Proprio durante la ricorrenza del decennale del Bitcoin c’è stata la più grande ed importante conferenza del mondo blockchain, la DevCon iv di Ethereum a Praga. Dove,
come Ethereum Italia, abbiamo rappresentato il nostro
Paese. Sviluppatori, imprenditori, appassionati, giornalisti e semplici curiosi provenienti da tutto il mondo - si parla complessivamente di quasi cinquemila
persone - si sono riuniti al Centro Congressi della capitale della Repubblica Ceca. Quattro piani con decine
di sale conferenza e stanze per i workshop che sono state letteralmente riempite.
Quasi contemporaneamente al nostro interessamento al mondo Blockchain, assieme ad altri soci, io e mio fratello decidemmo di costituire la nostra società, Inspheer
Srl. Società attiva nello sviluppo e nella consulenza in questo settore.
Dal punto di vista consulenziale, nel corso di questi pochi e frenetici anni è stato possibile constatare molto interesse/curiosità, non solo da parte di persone fisiche ma anche e soprattutto da parte di società tradizionali che operano nei più disparati settori compresi quelli finanziario e bancario.
In particolare abbiamo analizzato tanto questioni riguardanti gateway di pagamento, la tracciabilità delle transazioni su blockchain, questioni riguardanti la tracciabilità di beni e servizi (molto sentita è la problematica inerente la contraffazione e la filiera dei prodotti). In più occasioni ci è stato chiesto di
analizzare la fattibilità di circuiti di moneta alternativa, basata sempre su tecnologia blockchain, all’interno di determinate comunità locali italiane.
La nostra società, in particolare sta realizzando un software che permetta l’inclusione finanziaria delle fasce più svantaggiate della popolazione globale le quali non riescono ad avere accesso al tradizionale sistema bancario e finanziario (unbanked per carenze che possono essere strutturali e/o personali).
Tramite la nostra soluzione potrebbero riuscire ad essere finanziariamente incluse per mezzo di queste nuove tecnologie. Questo perché le comunicazioni digitali ed in particolare i telefoni cellulari (paradossalmente) sono tra le tecnologie più diffuse proprio dove le normali strutture di trasporto e comunicazioni sono più carenti.
Conclusioni
La tecnologia blockchain sta rivoluzionando internet così come lo conosciamo, infatti si parla di rivoluzione del web 3.011 o di rivoluzione industriale digitale paragonabile a quella della creazione del world wide web stesso.
Questa tecnologia, nata per stravolgere il sistema finanziario globale (fintech compreso), sta cominciando a permeare tutti i settori della società digitale nella quale viviamo (tuttavia non è e non può essere considerata un talismano o una panacea che potrà risolverne tutte le problematiche).
Nei prossimi anni, anche grazie alla tecnologia degli smart contract di Ethereum assisteremo ad una evoluzione ulteriore nel mondo dei servizi, della produzione e delle professioni, che molto probabilmente cambierà il nostro modo di vivere e di pensare.
Molti produttori e fornitori di beni e servizi (sia di tipo classico sia hi-tech) stanno facendo una corsa all’investimento in questo settore al fine di non rimanerne tagliati fuori.
A livello mondiale, i vari legislatori e le varie agenzie governative, che prima erano estremamente diffidenti rispetto agli effetti che questa tecnologia potesse portare, oggi stanno cercando di correre ai ripari provando a capire come “regolamentare” un fenomeno, che, per sua natura, segue regole proprie -quelle solidissime della matematica che ne è alla base.
La società civile, a livello globale, si sta sempre più interessando a questi nuovi strumenti e vi sta cominciando ad interagire comprendendone gli enormi vantaggi e possibilità (per ora nella fase più semplice dell’acquisto e della vendita delle criptovalute).

Pertanto, prestando la massima cautela, è necessario
cominciare a testare fin da subito questa tecnologia proprio come si cominciò con internet agli inizi deglianni ’90 del secolo scorso.
Oggi è quasi impossibile pensare ad un mondo senza internet, domani, molto probabilmente sarà impossibile pensarlo senza la tecnologia blockchain.

NOTE
1 pseudonimo -https://bitcoin.org/bitcoin.pdf, https://en.wikipedia.
org/wiki/Bitcoin
2 https://it.wikipedia.org/wiki/Cypherpunk
3 https://www.blockchain.com/it/explorer, per blockchain
Bitcoin e https://etherscan.io/ per blockchain Ethereum
4 ETH https://www.ethereum.org/, https://github.com/ethereum/
wiki/wiki/White-Paper, http://www.ethereumtalia.
it/?page_id=160
5 teorizzati la prima volta nel ‘94 da Nick Szabo https://en.wikipedia.
org/wiki/Smart_contract
6 Decentralized Autonomous Organization - Organizzazioni
Decentralizzate ed Autonome, possono essere sia con fine
lucrativo che non
7 Initial Coin Offer - Offerta Iniziale di Moneta, ad oggi
quasi esclusivamente criptomonete
8 Decentralized Autonomous Application
9 https://www.cryptokitties.co/
10 Telegram (canale principale https://t.me/ethereumitalia),
Facebook (Ethereum Italia) e Twitter (@ethereumita)
11 https://medium.com/@gavofyork/why-we-need-web-3-0-
5da4f2bf95ab

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