IL MICROCREDITO PER L'HOUSING: COME TRASFORMARE GLI IMMOBILI IN ATTIVITÀ MICRORICETTIVE OPPORTUNITÀ PER ARCHITETTI E NON BANCABILI

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IL MICROCREDITO PER L'HOUSING: COME TRASFORMARE GLI IMMOBILI IN ATTIVITÀ MICRORICETTIVE

OPPORTUNITÀ PER ARCHITETTI E NON BANCABILI

ALESSANDRA MORI

Giornalista

Grazie alla collaborazione tra Ente Nazionale per il Microcredito e Consiglio Nazionale degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori (CNAPPC) si aprono nuove competenze e possibilità di lavoro per architetti e tecnici specializzati.

Progettare architetture innovative con l’apporto professionale dei tecnici e realizzarle imprenditorialmente con successo sarà infatti possibile fin d’ora, non solo per i proprietari o gli affittuari di immobili, in possesso di partita iva, ma anche per coloro che riscontrano difficoltà nell’accesso al credito bancario a causa di carenza o mancanza di garanzie.

A seguito dell’accordo tra Ente Nazionale per il Microcredito e Consiglio Nazionale degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori (CNAPPC) nasce il progetto Microcredito per l’housing, volto a divulgare la misura che prevede il finanziamento e l’erogazione di servizi di assistenza tecnica e di tutoraggio a favore di persone in possesso di partita IVA, intenzionate a mettere in valore immobili non utilizzati, che potranno essere così trasformati dai proprietari o da semplici affittuari in strutture e attività microricettive di tipo extralberghiero, come B&B ed affittacamere. L ’importo finanziabile arriva fino ai 25mila euro estendibili ai 35mila.

La misura è stata adottata in particolar modo anche per i cosiddetti non bancabili, le fasce più deboli perché prive di reali garanzie. Infatti, le banche finanziatrici convenzionate con l’Ente Nazionale per il Microcredito non possono chiedere al beneficiario garanzie reali come per esempio l’ipoteca.

Attraverso l’attivazione di questo servizio, per il quale proprietari e affittuari possono fare richiesta di microcredito, gli architetti e i tecnici specializzati potranno offrire la loro competenza professionale realizzando i necessari interventi di progettazione, conduzione lavori, di manutenzione ordinaria e straordinaria, di messa a norma degli impianti, di abbattimento delle barriere architettoniche, di pratiche edilizie e di avvio attività. E con il microhousing, la parcella dei tecnici rientra a pieno titolo fra le spese finanziabili.

Gli architetti, seguendo un corso di formazione specifico, avranno la possibilità di ampliare le competenze per diventare così esperti di uno strumento che si pone come una nuova opportunità di welfare da proporre ai propri clienti.

Con specifico riferimento alla figura professionale dell’architetto, grazie alla collaborazione con l’Ente Nazionale per il Microcredito, CNAPPC, e la rete degli Ordini degli architetti territoriali, sono a disposizione sulla piattaforma iM@teria due moduli di approfondimento sull’Housing Microfinance per la Microricettività pubblicati dall’Ordine degli architetti P .P .C di Livorno e di Roma. Gli iscritti ai due Ordini potranno accedere ai corsi inserendo le credenziali specifiche rilasciate dall’ordine di appartenenza. I professionisti esterni potranno seguire la procedura cliccando sul logo del CNAPPC inserendo i dati richiesti per l’accesso centralizzato ai servizi. Per tutte le info http://housing.microcredito.gov.it

La definizione di Microcredito per l’Housing è stata adottata in modo convenzionale dall’Ente per il Microcredito al fine di evidenziare le finalità di questa misura, che rientra a pieno titolo nella tipologia del “microcredito imprenditoriale” introdotta in Italia dall’art. 111, c.1 del Testo Unico Bancario (TUB) e dal titolo I del decreto 176/2014.

PER I GIOVANI PROFESSIONISTI UN NUOVO MODO DI OPERARE NEL SETTORE DELLA MICRORICETTIVITÀ NELL'AMBITO DELLA MICROFINANZA

L’accordo tra il Consiglio Nazionale degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori (CNAPPC) e l’Ente Nazionale per il Microcredito (ENM) è stato presentato lo scorso 3 aprile e insieme ad esso la campagna informativa sulle misure di micro-housing a disposizioni di professionisti e neoimprenditori.

Si tratta – ha spiegato il CNAPPC in una nota- di una misura ingegnerizzata dall’ENM e promossa dal CNAPPC, che prevede il finanziamento e l’erogazione di servizi di assistenza tecnica e di tutoraggio a favore di persone in possesso di partita IVA, proprietari o affittuari di immobili, che intendono utilizzare tali strutture per un’attività micro-ricettiva di tipo extra-alberghiero, quali ad esempio B&B ed affittacamere.

L’attivazione di questo tipo di servizio, per il quale i proprietari o affittuari possono fare richiesta di microcredito, comporta interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria, di messa a norma degli impianti, di abbattimento delle barriere architettoniche, nonché di pratiche edilizie e di avvio attività che richiedono la competenza professionale degli architetti. È un’iniziativa in grado di incentivare micro-interventi di riqualificazione, anche se in scala minore, del patrimonio edilizio privato e pubblico esistente, sottolinea il CNAPPC. Una misura studiata per sostenere, da un lato, la ‘messa a norma’ dei locali, garantita dalla professionalità degli iscritti all’Ordine, dall’altro, utile a sviluppare strutture che possano attirare quella tipologia di turisti che ama viaggiare e allo stesso tempo soggiornare in ambienti familiari che offrono esperienze più autentiche in luoghi paesaggisticamente e storicamente rilevanti, incentivando un target in espansione.

Per Giuseppe Cappochin, Presidente del CNAPPC, “con questa collaborazione per gli architetti, giovani e non, si inaugura un nuovo modo di operare nel settore della microricettività, attraverso nuove conoscenze nell’ambito della microfinanza fino ad ora ancora poco esplorato. L ’accordo, oltre a rappresentare una opportunità professionale, rientra nell’obiettivo di realizzare iniziative per valorizzare e rigenerare il patrimonio edilizio esistente e per combattere comportamenti illegali, tra i quali il ricorso all’abusivismo e la deroga alle norme sulla sicurezza strutturale, impiantistica ed energetica”.

“Quella tra ENM e CNAPPC vuole essere una collaborazione fattiva che intercetta domanda e offerta sul mercato dell’housing e della micro-ricettività – ha spiegato il presidente dell’Ente Nazionale per il Microcredito, Mario Baccini, specificando che promuovere un’azione formativa dei soggetti che sono in grado di essere parte integrante della realizzazione di un progetto che si immette nel mercato con una proposta all’avanguardia nelle tecniche, nei materiali e nella prospettiva è sicuramente vantaggioso per chi decide di aprire un’attività innovativa con il supporto tecnico e la garanzia dello Stato che il microcredito può offrire”.

LA DIFFICOLTÀ DEI PROPRIETARI DEGLI IMMOBILI IN TEMPO DI CRISI: STALLO DEL MERCATO IMMOBILIARE

In base agli ultimi dati Istat, circa l’80 per cento degli italiani è proprietario di una o più case di abitazione. In tempo di crisi, un elevato numero di proprietari si trova a dover affrontare una serie di criticità: lo stallo del mercato immobiliare, con la difficoltà di vendere o affittare la propria casa in momenti di necessità: l’elevato costo di manutenzione e mantenimento degli immobili, tra interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria. Un numero crescente di proprietari si trova pertanto a dover sostenere spese per immobili fermi sul mercato e la costruzione di strutture microricettive segue la tendenza del mercato turistico mondiale, dove l’extralberghiero è in fortissima espansione. Alimentato dalla nuova sharing econom, che vede fenomeni sociali come Airbnb, Uber e altre realtà basate sul singolo progetto messo in condivisione, il settore ricettivo sta vivendo un forte cambiamento in termini di tipologia di alloggio ricercato: il turista è diventato il viaggiatore che cerca l’esperienza autentica di un Paese piuttosto che l’offerta standardizzata alberghiera. Il settore extralberghiero, rappresentato per la gran parte da affittacamere, case vacanze e Bed & Breakfast- entrambe soluzioni microimprenditoriali- è in forte aumento.

CAMPAGNA DI COMUNICAZIONE: SOCIAL MEDIA STRATEGY E MEDIA RELATION PER GLI UTENTI "NAVIGATORI"

Facebook, Instagram, Twitter e Linkedin sono gli strumenti social usati. I primi si concentrano sull’utente finale mentre la linkedin strategy si rivolge direttamente al professionista. Immagini grafiche e quattro video sono stati realizzati: tre case story e uno spot promozionale che hanno avuto un buon successo dopo essere stati proiettati in apertura dei vari eventi di lancio del progetto housing, tenutisi in varie regioni e province. La grafica e il video puntano a indirizzare gli architetti al corso Housing Microfinance su iM@teria e scoprire come si possono acquistare nuove competenze e nuove opportunità di lavoro. La grafica per l’utente finale è tesa a far scoprire come realizzare il proprio B&B con il Microcredito. Il video spot promozionale mira a far conoscere i finanziamenti diretti ai proprietari e affittuari interessati a trasformare la propria abitazione in attività microricettiva. La campagna stampa è stata indirizzata sul doppio target: professionisti e beneficiari finali. Numerose le uscite stampa sulle testate economiche nazionali e locali, sia in apertura del progetto sia in occasione dei convegni. L’elemento identificativo della campagna è la campanellina della concierge, simbolo dell’ospitalità. L ’intera campagna punta a indirizzare l’utenza verso il sito web housing.microcredito.gov.it

CREATIVITÀ E INNOVAZIONE: TRASFORMARE GLI IMMOBILI IN STRUTTURE EXTRALBERHIERE AUMENTANDO IL COMFORT ABITATIVO IN CHIAVE SOSTENIBILE

Mettere in moto le proprie idee, rimettere in moto le vecchie strutture dismesse, consentendo ai giovani professionisti, come già specificato, di generare una nuova linea di business. È questo un concetto che porta direttamente alla microimprenditorialità, la quale rappresenta esattamente la “politica”, la mission dell’Ente Nazionale per il Microcredito, Ente che fornisce i mezzi per l’autoimpiego e per lo sviluppo delle idee di chi voglia raccogliere la sfida della imprenditorialità per mettersi in proprio per fare autoimpresa. Un connubio perfetto tra la passione e la competenza degli architetti che vivono oggi contesti difficili e la capacità imprenditoriale. “Perché la professionalità dell’architetto- come dice Nicola Di Battista, direttore della storica testata L ’architetto è già direttore di Domussta nella costruzione dei luoghi per la vita di tutti”. “Siamo ad un punto di svolta”- spiega in una intervista al quotidiano Libero. “Ci stiamo svegliando da un insano torpore e ci sono infinite opportunità. Basta saperle cogliere ed utilizzarle”. E, ancora, illuminante: “Milano vive un nuovo rinascimento che hanno voluto i cittadini, Cosa che non sta avvenendo a Roma, faccio fatica ad immaginare le città che verrà perché non vedo committenti in grado di esprimere concetti chiari su quello che vogliono”. Perfettamente in linea con la tendenza housing: infinite opportunità da cogliere e mettere a frutto, soprattutto da parte dei giovani professionisti. Insomma, “non basta rammendare, dobbiamo rimettere a norma i vari patrimoni tenendo conto dei desiderata delle persone”. La gente vuole abitare al meglio e questo può significare innescare un processo economico fondamentale per la rinascita. Per esempio, innovare aumentando il comfort abitativo in chiave sostenibile contribuendo così alla riduzione dei consumi energetici con l’adozione delle nuove tecnologie innovative per la gestione, manutenzione e fruizione, garantendo elevati livelli di sicurezza dei fruitori. E ancora, sempre attraverso l’housing,valorizzare il patrimonio immobiliare attraverso nuovi progetti, in linea con gli obiettivi europei della riduzione dell’anidride carbonica e la riduzione dei consumi energetici. Un piano, questo, che permette allo stesso tempo anche una crescita dell’occupazione nei settori interessati.



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