III EMF TITOLO DEL WORKSHOP: TAVOLA ROTONDA: VERSO UNA RETE NAZIONALE DI PROTEZIONE SOCIALE ED ECONOMICA

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TITOLO DEL WORKSHOP: Tavola rotonda: verso una rete nazionale di protezione sociale ed economica

COORDINATORE: Riccardo Graziano - Segretario Generale Ente Nazionale per il Microcredito

PARTECIPANTI: Giovanni Nicola Pes - Vice Segretario Generale Ente Nazionale per il Microcredito

Paolo Rita - Ente Nazionale per il Microcredito Ernesto Ghidinelli - Responsabile credito Confcommercio

Roberto Cutrona - Responsabile credito e finanza di sistema Confcooperative

Giancarlo Bandini - Segretario provinciale Confimprese Viterbo

Mauro Meloni - Responsabile Delegato Confimprese Italia

Saturno Sampalmieri - Segretario Nazionale Ass. nazionale consulenti tributari

Johnny Malerba - Delegato Lazio Associazione Nazionale dei B&B e affittacamere

Domenico Moschella - Fiscalista Sindacato Nazionale Autonomo Giornalai - Snag

Prende per primo la parola il dott. Ghidinelli il quale, in qualità di responsabile credito di Confcommercio, espone in sintesi le problematiche dell’accesso al credito delle PMI e delle microimprese. Al riguardo, osserva che gli ultimi dati dell’Osservatorio sul credito di Confcommercio fotografano una situazione più pesante rispetto alla precedente rilevazione. Come le imprese ben sanno, gli ostacoli al credito rendono più difficile non solo fare progetti per il futuro, ma a volte anche gestire l’attività ordinaria, perché la disponibilità di liquidità, in questa fase economica, può avere una valenza strategica. Confcommercio sta affrontando la difficile situazione del credito cercando strumenti il più possibile pratici ed operativi per aiutare soprattutto le imprese commerciali di piccola dimensione e, in questo contesto, il microcredito può assumere un ruolo fondamentale. Interviene quindi il dott. Cutrona, sottolineando come il mondo delle piccole cooperative e delle PMI in generale avverta fortemente l’esigenza di un più favorevole accesso al credito, per evitare che un aggravamento del credit crunch colpisca pesantemente il sistema produttivo italiano e, in particolare, quelle tipologie di impresa che hanno una forte dipendenza dal credito bancario. È questa la necessità più volte rappresentata in sede istituzionale non solo da Confcooperative ma anche dalle altre organizzazioni del mondo cooperativistico. In sostanza, si renderebbe necessario definire un vero e proprio piano per il finanziamento delle cooperative e delle micro, piccole e medie imprese, in ragione soprattutto del ruolo che queste svolgono per la tutela dell’occupazione. Iniziative di questo tipo vanno portate avanti con la collaborazione di tutti i soggetti che operano nella filiera del credito, abbandonando ogni tipo di autoreferenzialità a favore di una logica sistemica che punti ad affrontare e risolvere i problemi. In una logica di sistema – conclude il dott. Cutrona – sarebbe anche opportuno valorizzare al massimo il ruolo del Fondo centrale di garanzia e dei confidi all’interno della filiera del credito. Il dott. Bandini fa una breve presentazione dell’associazione Confimprese Italia, sede territoriale di Viterbo, che da circa due anni è presente sul territorio provinciale. L’associazione – riferisce il dott. Bandini – tutela e promuove a tutti i livelli i reali interessi della micro, piccola e media Impresa. E’ formata da commercianti, artigiani, agricoltori e liberi professionisti ed è particolarmente interessata al microcredito, che è uno strumento in grado di favorire coloro che intendono avviare un’attività imprenditoriale e non hanno la possibilità di accedere al credito attraverso le normali istituzioni finanziarie. Anche per questo, nel mese di dicembre 2016, l’associazione, insieme all’Università degli Studi della Tuscia, organizzerà un convegno sul tema “La crisi d’ impresa: ristrutturazione, finanziamento ed evoluzione”. Al convegno è stato invitato il Presidente dell’Ente Mario Baccini, che ha confermato la sua adesione. Prende quindi la parola il dott. Meloni che introduce il tema della formazione, un aspetto della massima importanza per avvicinare i giovani al microcredito, tanto che Confimprese Italia ha voluto stipulare recentemente una convenzione con l’Ente che riguarda, tra l’altro, anche questa materia. Sono note, infatti le difficoltà di accesso al credito bancario per chi è sprovvisto di garanzie ed è quindi fondamentale far conoscere le possibilità di accesso al credito offerte dalla garanzia del Fondo centrale che beneficia della garanzia di ultima istanza dello Stato. Tuttavia, nello stesso tempo, va sottolineato come il tutoraggio sia un fattore determinante per il successo di qualsiasi iniziativa di microimpresa e come, per questo, debba essere incrementato e sostenuto. Al riguardo, il dott. Meloni osserva che Confimprese Italia svolge comunque corsi di formazione rivolti soprattutto ai giovani aspiranti imprenditori, ma si avverte la necessità di una struttura terza che sostenga in modo organico le attività di formazione, tutoraggio e monitoraggio, pena il fallimento di molte start-up. Al riguardo, l’avv. Graziano ricorda come l’Ente sia particolarmente attento al tema del tutoraggio, tanto da aver avviato un’iniziativa di valutazione degli operatori di servizi non finanziari di accompagnamento al microcredito che, qualora rispondano alle Linee d’indirizzo stabilite in materia dall’Ente stesso, saranno iscritti in un apposito elenco. Interviene il dott. Sampalmieri facendo presente che il microcredito è materia di forte interesse anche per i consulenti tributari, dal momento che oggi si nota un forte incremento dei giovani professionisti, anche non iscritti nei rispettivi Albi, ai quali è necessario offrire un sostegno finanziario per avviare la propria attività. Per questo, l’associazione consulenti tributari ha messo a punto uno specifico progetto definito “Facciamo ripartire l’Italia”, con il quale intende offrire, anche con l’intervento dei Confidi, un “pacchetto” di servizi finanziari e di consulenza. E’ prevista per fine novembre una serie di iniziative dell’associazione per presentare questo progetto, nell’ambito del quale si pensa di inserire anche specifiche misure di microcredito. Il dott. Sampalmieri invita i presenti a partecipare a queste iniziative. L’avv. Graziano informa che l’Ente sta pensando ad un progetto di microcredito finalizzato ad agevolare i cittadini per il pagamento dei debiti di natura tributaria, che rappresenterebbe una valida alternativa alla riscossione coattiva attraverso concessionario e una opportunità per i Comuni di recuperare immediatamente parte dei propri crediti. Inoltre, l’Ente ha già una convenzione per la lotta all’usura. Sarebbe auspicabile – afferma l’avv. Graziano – una fattiva collaborazione con i professionisti per fronteggiare queste problematiche. Il dott. Malerba si sofferma sulle caratteristiche del settore extra-alberghiero, che rappresenta un mercato parallelo a quello alberghiero, con il quale non si vuole porre in contrapposizione. L’extra-alberghiero si è molto sviluppato in occasione del Giubileo, con le famiglie che offrivano ospitalità ai visitatori delle città italiane, in particolare Roma. Ormai questo settore ha superato i posti letto dell’alberghiero, anche se c’è molto sommerso. L’associazione nazionale dei B&B e affittacamere è impegnata in corsi di formazione (egli stesso insegna marketing) per potenziare le attività turistiche; a tale riguardo, il microcredito, supportato da specifiche attività formative, può essere uno strumento della massima utilità al fine di trasformare l’extra-alberghiero in un settore a tutti gli effetti professionale. Il rappresentante dello Snag, dott. Moschella, fa presente che il Sindacato Nazionale Autonomo Giornalai, che ha una struttura estesa sull’intero territorio nazionale e rappresenta circa 13.000 associati, sta vivendo una fase di trasformazione. La nuova legge sull’editoria, infatti, comporta la necessità di una razionalizzazione della filiera e di una radicale informatizzazione. Al riguardo, in considerazione degli investimenti che dovranno essere realizzati dagli operatori del settore (in massima parte micro-aziende) per adeguarsi alle nuove necessità del mercato, il microcredito può giocare un ruolo importante. Lo Snag, a tal fine, ha già assunto specifiche iniziative che consistono nella stipula di convenzioni con le Regioni e di accordi con le banche per il rilascio di fideiussioni. Un’altra iniziativa realizzata dallo Snag, questa volta nel campo del microcredito sociale, consiste nella creazione di un fondo a sostegno dei giornalai di Genova e delle loro famiglie, che hanno riportato danni dall’alluvione dell’anno scorso. Prendendo spunto dall’intervento del dott. Moschella, l’avv. Graziano afferma che è intenzione dell’Ente definire progetti di microcredito finalizzati a singole categorie di attività economica, quali ad esempio i parrucchieri o, appunto, i giornalai, sviluppando per ciascuna categoria servizi aggiuntivi ad hoc da erogare attraverso tutor che possano assistere i microimprenditori, soprattutto nella predisposizione del business plan. L’avv. Graziano invita altresì i presenti a pensare a fondi rotativi per il finanziamento di progetti speciali di microcredito sociale. A tale riguardo, il dott. Sampalmieri propone all’Ente di definire, insieme alle associazioni di categoria e alla Camera di commercio di Rieti, un progetto di microcredito per far ripartire le attività economiche di Amatrice, gravemente compromesse dal recente terremoto. Tale progetto potrebbe essere poi annunciato nel corso di un convegno da tenersi proprio ad Amatrice. Comunica che l’Associazione dei consulenti tributari ha già effettuato delle raccolte di fondi per i terremotati, che potrebbero confluire in un fondo di garanzia per il microcredito. L’avv. Graziano accoglie con favore la proposta. Il dott. Pes si compiace del fatto che siano stati raggiunti gli obiettivi per i quali era stata convocata questa tavola rotonda: innanzitutto approfondire la conoscenza tra l’Ente Nazionale per il Microcredito e le associazioni di categoria; in secondo luogo, individuare i possibili campi di collaborazione ed interlocuzione. Proprio per questo è stato distribuito ai presenti un documento sulle caratteristiche del microcredito, predisposto dall’Ufficio Studi dell’Ente, che focalizza le due principali finalità del rapporto tra Ente ed Associazioni: favorire l’intercettazione del bisogno dei clienti in relazione alle iniziative progettuali di microimprenditorialità e di lavoro autonomo; individuare i più appropriati meccanismi di sostegno ai microimprenditori (quali in particolare, i servizi di accompagnamento, assistenza, monitoraggio, tutoraggio, formazione) necessari per rafforzarne le competenze professionali, anche in considerazione dei diversi comparti di attività economica di appartenenza. Dopo aver sottolineato che i soggetti di diretta provenienza dalle associazioni di categoria sono quelli che possono svolgere al meglio i servizi ausiliari di tutoraggio per il microcredito, il dott. Pes propone ai presenti di svolgere, ciascuno per la sua parte, approfondimenti sui suddetti argomenti, al fine di poter stipulare successivamente specifici accordi di collaborazione. Conclude la riunione l’avv. Graziano,il quale invita nuovamente i presenti ad approfondire il ruolo determinante svolto dai tutor nel processo del microcredito. Come già detto, l’Ente, sulla base delle linee guida emanate in materia, sta predisponendo una sorta di “griglia” per l’individuazione di queste figure professionali e per la predisposizione di un apposito elenco. A suo giudizio, il tutor di microcredito dovrà avere innanzitutto una forte predisposizione ai rapporti umani, al fine di individuare, interloquire e accompagnare i potenziali beneficiari; dovrà, inoltre, essere in possesso di conoscenze informatiche per poter utilizzare una piattaforma alquanto complessa che faciliterà il suo lavoro. Un fattore determinante sarà anche quella delle conoscenze economico gestionali e, per questo, sarebbe preferibile che il tutor fosse un soggetto laureato in discipline economiche, senza peraltro escludere a priori la possibilità di coinvolgere in questo ruolo anche soggetti privi di una formazione accademica ma in possesso di una consolidata esperienza, come ad esempio gli ex funzionari di banca.

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