Progetto YISU Toscana. L’imprenditorialità della Regione Toscana attraverso la formazione e la creazione d’impresa

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Progetto YISU Toscana. L’imprenditorialità della Regione Toscana attraverso la formazione e la creazione d’impresa

Elisa Pandolfi, Giovanni Perciballi

La formazione finanziaria fornisce agli aspiranti imprenditori le competenze, le conoscenze e le risorse necessarie per avviare e gestire con successo la loro attività. Nella regione Toscana la formazione può essere mirata a settori chiave come il turismo sostenibile, l’artigianato di qualità, l’enogastronomia e l’impresa culturale; tuttavia, l’accesso equo e inclusivo alle opportunità imprenditoriali rimane una sfida per molti segmenti della società, in particolare per i giovani e le donne. La formazione dedicata a queste due fasce di popolazione riveste un ruolo fondamentale nel promuovere l’empowerment economico e la parità di genere e lo sviluppo economico del tessuto locale.

In quest’ottica, risulta fondamentale la collaborazione tra istituzioni educative, Enti Pubblici e settore privato che, attraverso partnership strategiche, hanno la possibilità di creare programmi formativi e innovativi che rispondano alle esigenze specifiche del tessuto economico e sociale della Toscana.

Da questa esigenza nasce il Progetto YISU Toscana (Formarsi per diventare imprenditore/imprenditrice in Toscana) a seguito di un accordo di cooperazione istituzionale tra la Regione Toscana, l’Agenzia Regionale Toscana per l’Impiego (ARTI) e l’Ente Nazionale per il Microcredito (ENM).

L’inclusione di giovani e donne nel panorama imprenditoriale non solo favorisce la diversità ma stimola anche l’innovazione e la competitività economica. La diversità di prospettive porta a soluzioni più creative e orientate al mercato, contribuendo così alla crescita sostenibile e al progresso sociale.

In questo articolo racconteremo le storie di giovani imprenditori e imprenditrici che hanno beneficiato della formazione del corso YISU Toscana e anche il punto di vista dei docenti del corso. Queste testimonianze possono ispirare e motivare altri a perseguire i propri obiettivi imprenditoriali, dimostrando che è possibile superare le sfide e ottenere successo attraverso l’impegno e la determinazione.

DOCENTI: MASSIMO BISCIONI

Massimo Biscioni, sono un dottore commercialista ed esercito in Toscana a Grosseto da quasi trent’anni. Mi sono approcciato al microcredito quando ancora si facevano i corsi in presenza, quindi un po’ prima dellla pandemia da covid.

In qualità di formatore penso che il corso YISU Toscana sia molto utile perché già dalle prime lezioni di ingresso, quando ci approcciamo per la prima volta con i ragazzi e le ragazze piuttosto che con gli uomini e le donne, siamo già in grado di verificare che, quasi sempre l’idea imprenditoriale che hanno non è quasi mai corrispondente a quello che poi andranno a sviluppare con i formatori durante il corso. Si orientano sempre verso una certa maniera e poi alcuni cambiano, in corso d’opera, l’obiettivo, perché essendo quasi tutte persone che non hanno mai svolto un’attività imprenditoriale ma sono sempre stati dipendenti o comunque collaboratori di imprenditori, hanno un approccio e una visione dell’impresa completamente slegata dalla realtà imprenditoriale; alle volte si fanno prendere da facili entusiasmi, sottovalutando alcuni aspetti dell’attività d’impresa, quindi bisogna indirizzarli bene e offrire loro un orientamento generale per fargli capire che non è tutto rose e fiori, ci sono degli investimenti da fare e soprattutto devono comprendere che il microcredito li accompagna non li sostituisce.

Il mio obiettivo in qualità di formatore di giovani neet è quello di accompagnarli nella comprensione delle varie fasi che compongono tutto il percorso imprenditoriale. C’è una prima fase iniziale di sviluppo dell’idea imprenditoriale fino ad arrivare alla costruzione del business plan che serve a dare concretezza al suo sviluppo. Nella fase iniziale, bisogna lasciarli parlare per capire e fargli capire cosa vogliono veramente, bisogna aiutarli a migliorare e a orientarsi negli sviluppi della propria idea imprenditoriale; poi bisogna fargli prendere consapevolezza, magari aiutandoli nella realizzazione del canvas, che è il primo scoglio importante che li mette di fronte a “spiegami cosa vuoi fare”, lì c’è da prenderli sottobraccio e aiutarli nello sviluppo di questa impresa. Perché spesso accade che non hanno la minima idea di come mettere la loro idea su carta e quindi vuol dire che non hanno ben presente quella che sarà l’attività che intendono sviluppare o comunque non hanno ben chiaro quello che dovranno affrontare. Poi ci sono i numeri, quindi metterli di fronte alla responsabilità di andare a chiedere, di informarsi, di fare dei preventivi e di costruire, insieme a loro, il business plan per capire effettivamente se quell’idea sta in piedi.

Credo che il microcredito sia uno strumento sicuramente importante, d’altronde il periodo storico che stiamo vivendo è particolarissimo, per cui avere un’Ente che ti può aiutare a ricollocarti nel mondo del lavoro è fondamentale; perché noi abbiamo diversi gradi di partecipanti a questi corsi, abbiamo giovani ma anche persone grandi, persone che hanno passato la mezza età e che hanno perso il lavoro e che è difficilissimo, quasi impossibile ricollocarle nel mondo del lavoro. Questo strumento andrebbe implementato, andrebbe ampliato, andrebbe pensato ancora più in grande perché, secondo me, questa è l’opportunità che può essere data a questa gente che oggettivamente, in questo momento storico, non ha un altra possibilità di ricollocarsi nel mondo del lavoro se non inventarselo.

Quindi bisogna aiutarli affiancandoli, non sostituendosi a loro, questo è quello che io cerco di fargli capire, bisogna dargli una mano soprattutto in fase iniziale dove è più difficile accedere al credito e avere delle garanzie per poter iniziare i rapporti con un istituto bancario. Bisognerebbe fare qualcosina in più, se fosse possibile, sarebbe veramente un passo importante per questi ragazzi, alcuni li vedo veramente molto motivati, l’importante è stargli accanto è cercare di accompagnarli in questi progetti nel miglior modo possibile. Il microcredito ci sta già provando ma bisognerebbe, se fosse possibile, uno sforzo in più che sicuramente non gustaerebbe.

ELENA BANCALA'

Sono una consulente dell’agenzia formativa Demorienta srl di Grosseto. Sto seguendo questo progetto dal 2018, siamo stati tra i primi che hanno fatto partire i percorsi del progetto nazionale e tutt’ora stiamo seguendo il nuovo progetto Yes I Start Up Toscana.

In qualità di formatore ritengo che questo corso sia decisamente utile soprattutto per chi si approccia dall’inizio al progetto imprenditoriale. A oggi il corso è riferito a persone disoccupate senza il prerequisito di essere neet, quindi anche a persone adulte con esperienze professionali alle spalle, e alle volte c’è chi si approccia a questo percorso già avendo un’idea di un progetto imprenditoriale, ma chi si approccia da zero ha effettivamente necessità di un supporto, di un consiglio, di una formazione, che parta seguendo il criterio del percorso yisu che riesce a dare concretamente uno sguardo a tutto quello che può essere l’avvio d’impresa, lo sviluppo e soprattutto la parte gestionale.

Il mio obiettivo in qualità di formatore è innanzittutto dare a queste persone la consapevolezza della scelta del progetto che stanno portando avanti, attraverso la spiegazione degli aspetti positivi e negativi del percorso che andranno a fare, le esperienze che potrebbero affrontare e tutto quello che è necessario e importante sapere per loro nel prosieguo dell’attività nel momento in cui potranno renderla effettiva e potranno mettersi su campo.

Spesso si pensa che tutto sia semplice solo perché si viene aiutati o si ha accesso a un finanziamento, ma quello che devono avere chiaro sono tutte le dinamiche e le responsabilità che il progetto poi gli metterà di fronte.

Quindi l’obiettivo è quello di supportarli nelle scelte e nel verificare le strade migliori per il successo del progetto che hanno in mente.

Come abbiamo potuto sperimentare nel passato il microcredito è una forma di agevolazione e supporto molto importante per chi si approccia al mondo dell’imprenditoria. Ovviamente a oggi, mentre aspettiamo l’attivazione di nuovi bandi, speriamo che si mantengano i criteri precedenti e soprattutto che si possa avere un buon risultato come quello precedente.

Il microcredito è un’ottima modalità di accesso ai finanziamenti anche per tutte le agevolazioni che offre, spesso non finanzia solo piccole aziende ma consente finanziamenti di progetti a volte importanti.

Per come è strutturato il microcredito è una strategia importante per tutti quelli che riescono ad accedere al finanziamento.

DISCENTI:

PAOLA FARCHICA

Io abito in Toscana, sono diplomata in ragioneria e ho fatto vari lavori, l’ultimo è stato assistente dentista ma quello che mi ha occupato di più è stato il lavoro da postina; però è da un po’ di anni oramai che sono una casalinga e mamma di tre figli.

Sono venuta a conoscenza del corso YISU Toscana tramite l’ufficio di collocamento territoriale di Follonica e mi è sembrata subito una buona opportunità e quindi ho deciso di frequentare il corso.

Sono rimasta molto soddisfatta dal corso, in particolare mi è piaciuto il fatto che i docenti fossero liberi professionisti e per me questo è stato un valore aggiunto, ho notato un approccio diverso, ciò che loro sono riusciti a insegnarci e trasmetterci l’ho percepito come veritiero. Quindi consiglio vivamente il corso perché ti permette di acquisire nuove nozioni che possono servire al di là poi dell’effettiva realizzazione del progetto imprenditoriale, è sempre un arricchimento personale che può tornare utile nella vita di tutti i giorni.

Se posso dare un suggerimento, mi sarebbe piaciuto trovare un coach all’interno del corso perché secondo me è una figura importante per chi deve intraprendere specialmente un lavoro di imprenditoria, il nostro corso si riferiva proprio a far nascere e realizzare progetti imprenditoriali.

Dopo il corso mi piacerebbe aprire una gelateria itinerante su un un’ape gelateria in chiave anni cinquanta, l’intento non è solo quello della vendita del gelato ma è anche portare la clientela in un’atmosfera un po’ giocosa e di spensieratezza che contraddistingue quegli anni.

Diciamo che il periodo del covid ci ha un pò allontanato e ci ha reso un po’ tutti più tristi e pensierosi quindi il mio obiettivo è quello di offrire un servizio, come la vendita del gelato, regalando spensieratezza ai miei clienti, vorrei che le persone si regalassero anche un momento di coccola mentre si gustano il gelato. Altra particolarità è la brandizzazione dell’Ape, il che renderebbe tutto più particolare perché sarebbe molto colorata e creerebbe un’atmosfera giocosa e allegorica.

ANTONIO FOSSILE

Ho una grande esperienza nel campo della falegnameria avendo sempre fatto lavori di questo tipo.

Sono venuto a conoscenza del corso tramite il centro per l’impiego di Grosseto e ho deciso di cogliere questa opportunità.

La frequentazione del corso è stata sicuramente una bella esperienza, grazie agli insegnamenti ho ampliato la mia conoscenza in ambito lavorativo, ho compreso meglio le difficoltà a cui si va incontro quando si vuole intraprendere un’attività imprenditoriale.

Mi ha aiutato anche a vedere il mondo lavorativo sotto un altro punto di vista e i docenti sono stati molto bravi a spiegarci e a farci capire le cose in maniera semplice.

La parte più interessante del corso è che gli insegnanti ci hanno reso coscienti di tutte le difficoltà e le responsabilità che si incontrano durante il processo di realizzazione di un’attività. Abbiamo appreso delle informazioni che sono essenziali per entrare nel mondo del lavoro che è in continua evoluzione.

Mi sto già adoperando per aprire una partita iva, perché dopo il corso vorrei aprire la mia ditta nel settore della falegnameria, della manutenzione e della ristrutturazione.

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