VIOLENZA ECONOMICA: I DATI E GLI STUDI SUL GENDER GAP
VIOLENZA ECONOMICA: I DATI E GLI STUDI SUL GENDER GAP
La realtà di molte donne che subiscono un particolare tipo di violenza che le coinvolge dal punto di vista economico è, purtroppo, un fenomeno quotidiano e molto diffuso che sancisce per questi soggetti troppo fragili una segregazione che porta in sé i segni tangibili di tutti gli altri tipi di sfruttamento e mortificazione contro cui il microcredito è per sua natura il primo strumento utile. Il convegno Genere2023 aperto a Genova dal presidente Istat e dal Rettore dell’Università di Genova, ha offerto un quadro di questa situazione che è dovuta ad una concomitanza di fattori.
Di seguito riportiamo un estratto dell’approfondimento illustrato dal professor Enrico di Bella, Professore di Statistica sociale all’Università di Genova e pubblicato sul sito dell’Istat. 1
La violenza economica
La violenza economica è una forma di abuso in cui il controllo delle risorse economiche viene utilizzato come mezzo per esercitare potere e controllo all’interno di una relazione.
Questo tipo di violenza può manifestarsi in diversi modi, tra cui:
- Controllo del reddito
- Limitazione dell’accesso alle risorse finanziarie personali e familiari
- Obbligo alla contrazione del debito
- Esclusione dalle decisioni finanziarie
- Sabotaggio economico
La violenza economica: definizioni
La violenza economica è una forma di violenza psicologica che spesso scaturisce anche in forme di violenza fisica. Le sue radici sono complesse e multifattoriali, spesso intrecciate con vari aspetti culturali, sociali, economici e psicologici:
- Disuguaglianza di Genere: La violenza economica è profondamente radicata nelle disuguaglianze di genere. In molte società, gli uomini sono storicamente i principali fornitori economici e detentori del controllo finanziario, il che può portare ad abusi di potere all’interno delle relazioni.
- Norme Culturali e Sociali: Alcune culture e società hanno norme che implicitamente o esplicitamente supportano il controllo economico all’interno di una relazione, in particolare quelle che vedono il genere maschile come dominante.
- Povertà e Stress Economico: La povertà e lo stress finanziario possono esacerbare le tensioni all’interno delle relazioni domestiche, aumentando il rischio di violenza economica come mezzo di controllo.
La violenza economica: le radici
- Dipendenza Finanziaria: La dipendenza finanziaria, in particolare nelle situazioni in cui una persona non ha accesso a risorse economiche proprie, può rendere una persona più vulnerabile alla violenza economica.
- Educazione e Alfabetizzazione Finanziaria: La mancanza di educazione finanziaria può rendere una persona più suscettibile al controllo economico, in quanto potrebbe non essere consapevole dei propri diritti o delle opzioni disponibili.
- Legislazione e Strutture Politiche: In alcune giurisdizioni, le leggi e le politiche non forniscono una protezione adeguata contro la violenza economica o non riconoscono pienamente questa forma di abuso.
- Mancanza di Rete di Supporto: L’isolamento sociale o la mancanza di una rete di supporto possono rendere più difficile per le vittime di violenza economica cercare aiuto o uscire da una situazione abusiva.
Tutti gli stereotipi di genere rappresentano il nucleo cognitivo del pregiudizio e della discriminazione delle donne, sostenendo la diseguaglianza di genere. Gli stereotipi danno forza e accrescono la violenza economica:
- le donne non sono capaci di gestire il denaro o non dovrebbero preoccuparsi delle questioni finanziarie;
- gli uomini ha il ruolo familiare di essere l’unico o il principale fornitore economico della famiglia;
- le donne sono meno interessate alle questioni finanziarie rispetto agli uomini;
- spetta all’uomo la gestione unilaterale delle risorse.
La violenza economica:
Gli stereotipi
Le donne non sono capaci di gestire il denaro o non dovrebbero preoccuparsi delle questioni finanziarie.
Scenario: In molte famiglie, gli uomini sono i gestori delle finanze e le donne hanno un accesso limitato ai conti bancari o alle risorse finanziarie.
Conseguenze: Questo controllo limita la capacità delle donne di prendere decisioni economiche indipendenti, aumentando la loro dipendenza finanziaria e rendendole più vulnerabili alla violenza economica e al ricatto.
Stereotipo 1:
Donne con accesso limitato alle risorse finanziarie
Gli uomini ha il ruolo familiare di essere l’unico o il principale fornitore economico della famiglia.
Scenario: Questo può portare a situazioni in cui gli uomini esercitano controllo finanziario come mezzo per mantenere questo ruolo.
Conseguenze: La pressione di essere il principale fornitore può portare a un abuso di potere finanziario e a comportamenti di controllo economico nei confronti del partner.
Stereotipo 2:
L’uomo deve essere il percettore di reddito
Le donne sono meno capaci o meno interessate alle questioni finanziarie rispetto agli uomini.
Scenario: Questo può portare a situazioni in cui le donne vengono escluse dalle decisioni finanziarie importanti.
Conseguenze: L’esclusione dalle decisioni finanziarie non solo limita l’autonomia finanziaria delle donne ma può anche diventare un terreno fertile per la violenza economica.
Stereotipo 3:
Capacità finanziarie in base al genere
Spetta all’uomo la gestione unilaterale delle risorse.
Scenario: Questo può essere dovuto allo stereotipo che l’uomo sia più adatto a gestire le questioni finanziarie.
Conseguenze: Questo controllo unilaterale può portare a un’ignoranza finanziaria dell’altro partner e a una dipendenza economica che può essere sfruttata in modo abusivo.
Uno strumento per misurare la violenza economica: SEA12
La misurazione della violenza economica può essere complessa poiché si tratta di un tipo di abuso meno visibile rispetto ad altre forme, come quella fisica o sessuale. Tuttavia, esistono strumenti e metodi per valutarla. Uno di questi strumenti è lo SEA-12 (Scale of Economic Abuse), che è una scala specificamente progettata per misurare la violenza economica. Lo SEA-12 è una scala di 12 item sviluppata per identificare e misurare la violenza economica in una relazione. È stato progettato per essere utilizzato in contesti di ricerca e pratici per valutare l’esperienza di abuso economico. La scala include una serie di affermazioni che descrivono comportamenti specifici relativi al controllo economico e alla coercizione. Le risposte a queste affermazioni aiutano a determinare l’entità e la natura della violenza economica subita da un individuo.
Le Donne e la gestione del Risparmio
1003 interviste (CAWI, 752 donne, 251 uomini)
La ricerca conferma un persistente e significativo divario di genere tra uomini e donne per quanto concerne la situazione economica e la gestione dei risparmi: sia che si tratti di conoscenza che di abitudini e comportamenti. In particolare gli uomini dichiarano:
- Redditi più alti
- Maggior interesse e maggiore conoscenza dei temi economici
- Maggiore capacità di risparmio
- Maggiore propensione all’investimento
- Solo il 63% delle donne ha un reddito personale (contro 85% uomini)
- Il 21% delle donne non ha un c/c personale.
1 (https://www.istat.it/it/archivio/291804)