Yes I Start Up Diventa Buona Pratica: L’ocse Apre Un Case Study
Flavia Santia
In seguito agli ottimi risultati ottenuti nella prima edizione, Yes I Start Up è stato presentato al Comitato di sorveglianza del PON IOG (Programma operativo nazionale Iniziativa occupazione giovani) 2019. Il traguardo raggiunto non è passato inosservato, tanto che l’OCSE ha avviato un case study sul progetto, nell’ambito delle buone pratiche europee. Nel corso dell’organizzazione del seminario “Youth entrepreneurship policy in a post-COVID economy” - Politiche per l’imprenditorialità giovanile post COVID-19 - tenutosi il 19 ottobre 2021 in modalità online, l’OCSE, in collaborazione con il governo portoghese, ha diretto la propria ricerca verso politiche attive stimolanti da presentare durante il webinar, scegliendo, tra le tante che operano in Europa, il programma Yes I Start Up. Il seminario, organizzato come parte di un progetto realizzato con l’Istituto per l’occupazione e la formazione (IEFP) sullo sviluppo delle politiche per il lavoro nell’economia post-pandemica, ha avuto l’obiettivo di identificare i punti di forza e le aree di miglioramento per l’imprenditoria giovanile, dando spazio ad un confronto tra i principali partecipanti, così da stimolare suggerimenti concreti per l’azione politica. La prima sessione ha dunque visto la presentazione di due politiche di successo scelte tra quelle attive nei vari Paesi europei: l’Italia con Yes I Start Up e la Danimarca con InnoFounder Graduate, una borsa di studio associata a un corso di incubazione per start-up che aiuta i neolaureati con un’idea imprenditoriale innovativa a svilupparla. Il modello portato in campo da Yes I Start Up è ciò che più ha attirato l’attenzione dell’organizzazione e dei partecipanti all’evento. Il progetto propone infatti uno schema efficace e totalmente replicabile, tanto da essere già stato attivato dalla Regione Calabria, con risultati notevoli, e rinnovato, nell’ambito della collaborazione tra Ente Nazionale per il Microcredito e Anpal, con percorsi di accompagnamento anche per le donne inattive e i disoccupati di lunga durata. L’intervento si è quindi concentrato sulla descrizione degli elementi che rendono Yes I Start Up un’iniziativa valida e destinata a crescere: dalla rete partenariale che permette di coinvolgere velocemente il territorio e raggiungere i target più difficili, fino alla piattaforma innovativa sviluppata durante l’emergenza Covid, una piattaforma di apprendimento sincrono, completata da un software gestionale e di reporting che consente lo smart-working e il monitoraggio. Presentati numeri più che positivi raggiunti nella prima edizione, sono state numerose le domande dei partecipanti, che hanno voluto approfondire soprattutto il collegamento del progetto con il Fondo SELFIEmployment, creando lo spazio per parlare più dettagliatamente anche di questa misura. Sulla base della presentazione e della nostra partecipazione all’evento, l’OCSE ha avviato un case study con l’obiettivo di presentare il programma, con la collaborazione del team di progetto, evidenziandone i punti di forza e sottolineando le caratteristiche che hanno consentito di sviluppare e implementare questa iniziativa.