ERASMUS PLUS
ERASMUS PLUS
L’Europa sostiene i migranti col Microcredito
Angela Mariotti e Selene D’Angelo | Ricercatrici ENM progetto Micro
INTRODUZIONE
Il progetto M.I.C.R.O. – Migrants Ideas Converted into Real Opportunities vedrà l’Ente Nazionale per il Microcredito impegnato per 26 mesi, fino a novembre 2017, nella realizzazione delle attività progettuali finanziate dal programma europeo Erasmus +. Durante il mese di settembre sono iniziati i lavori preparatori per l’avvio del progetto di cui l’ENM è coordinatore e che vede il coinvolgimento di un partenariato internazionale composto da: Ce.S.F.Or (Italia), Nantik Lum e Acción contra el hambre (Spagna), Wisamar (Germania) e Mediter (Belgio). Il 12 e il 13 ottobre si è svolto presso la sede dell’ENM a Roma il primo Kick-off meeting al quale hanno partecipato i rappresentanti di tutte le organizzazioni partner. Questo primo incontro conoscitivo aveva come scopo la messa a punto delle responsabilità di ciascun partner al fine di realizzare le attività e gli outputs stabiliti.
Il principale obiettivo del progetto consiste nella creazione di figure professionali con competenze trasversali sul tema dell’avviamento di un’attività imprenditoriale e sull’accesso al microcredito da parte dei migranti, individuati come beneficiari.
Gli operatori formati saranno in grado di informare, orientare e accompagnare il migrante in ogni fase dell’iter da seguire. La metodologia alla base del progetto consiste dunque nell’acquisizione da parte degli operatori che lavorano con i migranti, di competenze complementari rispetto a quelle già possedute.
L’obiettivo è far si che l’operatore di una ONG che lavora con i migranti possegga le competenze necessarie, non solo per interfacciarsi e rapportarsi con persone con un diverso bagaglio culturale e linguistico ma anche delle informazioni tecnico-economiche per fornirgli una prima assistenza sulla redazione di un business plan, sullo studio di fattibilità e sulla gestione d’impresa. Parallelamente gli operatori di enti di microcredito, già in possesso di conoscenze tecniche, avranno la possibilità di acquisire conoscenze sulla comunicazione interculturale, necessarie per rapportarsi con i migranti ed instaurare con loro un rapporto di fiducia. La figura professionale che verrà creata andrà a sopperire alla mancanza di un’unica figura a cui il migrante possa far riferimento.
Il progetto M.I.C.R.O. si inserisce in un contesto più ampio di ricerca svolto dall’ENM negli ultimi anni attraverso i progetti “Monitoraggio” e “A.MI.C.I.”. Il primo offre una fotografia puntuale sulle realtà imprenditoriali create in Italia, più nel dettaglio invece A.MI.C.I. indaga le cause delle più comuni problematiche incontrate dai migranti nell’avviamento di un’attività. Dall’analisi delle indagini svolte emerge che una delle maggiori difficoltà deriva dalla carenza di cultura bancaria e dalla scarsa capacità di gestione d’impresa, a cui si affianca la complessità di reperire informazioni rivolgendosi ad un unico intermediario. Partendo dai dati rilevati sul territorio italiano, è stata svolta un’analisi anche in altri paesi europei e, grazie alla collaborazione dei partner, è emerso che si tratta di fenomeni e problematiche comuni a molte realtà in Europa. Per questo motivo una collaborazione tra paesi con un’elevata percentuale di migranti risulta essere una soluzione ottimale nell’elaborazione di una stratega d’intervento efficace e attraverso il confronto tra i vari partner verrà facilitato lo scambio di misure applicabili a livello europeo. Lo strumento del microcredito è stato infine considerato, a livello finanziario, la soluzione ideale per i migranti, comunemente considerati come soggetti non bancabili e che quindi incontrano molte difficoltà ad accedere ai prestiti tradizionali. Se dai dati rilevati nei vari paesi emergono le stesse difficoltà, parallelamente è stato constatato che l’imprenditoria avviata dai migranti è un settore in continua crescita e sul quale, dunque, investire. Come emerge dei dati del progetto A.MI.C.I. laddove la crisi degli ultimi anni ha avuto effetti negativi sulle attività avviate da italiani, non ha invece colpito quelle avviati dai migranti che continuano ad aumentare.
OBIETTIVI E RISULTATI
Sostenere, incentivare e rafforzare l’imprenditoria dei migranti è, in estrema sintesi principale obiettivo del progetto M.I.C.R.O. Una sfida ardua e allo stesso tempo condizione imprescindibile imposta dai cambiamenti sociali risultanti dai massicci flussi migratori che interessano in maniera crescente l’intero continente europeo.
Quello dell’imprenditoria dei migranti è una realtà che negli ultimi anni si è imposta per forza e numeri contribuendo in maniera significativa alle economie nazionali dei Paesi della zona Euro, registrando una crescita economica in netta opposizione al trend delle altre piccole e medie imprese italiane ed europee particolarmente in difficoltà a causa del perdurare della crisi economica. La nascita di imprese avviate dai migranti rappresenta un’opportunità che non si esaurisce nel mero ambito economico.
Oltre a produrre un significativo apporto al PIL dei Paesi interessati dai flussi migratori, con conseguenti effetti positivi sui tassi occupazionali - particolarmente preoccupanti, specie in Italia e negli altri paesi mediterranei - rappresenta un modello vincente di inclusione sociale ed economica che supera i possibili scenari di marginalizzazione e i fenomeni a essa connessi – dalla criminalità alla ghettizzazione - con le conseguenti ripercussioni che ricadrebbero sia in termini economici che sociali, sul sistema di welfare e sull’equilibrio sociale. Il progetto M.I.C.R.O. si propone di raggiungere i propri obiettivi attraverso la realizzazione di strumenti di formazione e divulgazione che coinvolgano oltre ai migranti interessati a dar vita ad attività imprenditoriali nei paesi d’adozione, anche gli intermediari fondamentali per affrontare l’iter procedurale legato allo sviluppo d’impresa. Attraverso un approccio integrato si procederà parallelamente su due distinti ma complementari percorsi formativi: uno rivolto agli operatori del settore, uno rivolto ai migranti imprenditori.
Dalle recenti indagini sul tema svolte a livello europeo è emersa la mancanza di figure professionali che sappiano rappresentare a 360° un punto di riferimento per i migranti imprenditori o per quelli potenzialmente interessati a diventarlo. Soprattutto dai dati ricavati da testimoni qualificati si evince che spesso la difficoltà nel reperire informazioni (sulle modalità di accesso al microcredito, sulla documentazione a supporto della richiesta, sulla realizzazione del business plan, ecc.) o l’eccessiva frammentazione delle stesse (con la conseguente necessità di rivolgersi a più enti ed uffici) rappresenti un iter lungo, dispersivo e spesso disincentivante.
Il primo output del progetto sarà una piattaforma e-learning per la formazione professionale di operatori provenienti da istituti di microcredito e da ong impegnati nel lavoro con i migranti, cioè dalle realtà che, a vario titolo, si interfacciano con migranti-imprenditori dai background culturali differenti dal territorio destinato a ospitare le loro attività.
Il percorso formativo tracciato prevede l’acquisizione di competenze trasversali necessarie al perfezionamento del servizio offerto dagli operatori. Incrociando le competenze specifiche dei vari settori concorrenti (ONG e Istituti di microcredito) si arriverà quindi a superare quel mismatch di cui sopra:
- gli operatori provenienti dal settore ong che lavorano con i migranti acquisiranno competenze e conoscenze relative alle modalità di accesso e finanziamento del microcredito, gestione e/o avviamento d’impresa, ecc.
- gli operatori di microcredito acquisiranno competenze relative alla comunicazione interculturale applicata, comunicazione non-verbale adattata a diversi modelli culturali
capacità di autovalutazione del “bias” e modalità di superamento; comunicazione efficace nel rispetto delle diversità (culturali, religiose, etniche, di etichetta).
Tale modello e approccio formativo è ovviamente adattabile e replicabile in altri contesti (Centri per l’impiego, Camere di commercio, sportelli regionali ecc.), e potrà quindi essere esteso a tutti gli altri operatori che, a seconda delle specificità nazionali, si trovano ad operare in prima persona con i migranti imprenditori. In ultima analisi si può dire che, attraverso la trasversalità dell’approccio proposto, le figure di riferimento per i migranti saranno in grado, in maniera del tutto innovativa, di dare risposte esaustive e in tempi celeri su ogni aspetto inerente all’avviamento e/o gestione di un’attività imprenditoriale. Altro risultato del progetto sarà il percorso info-formativo specifico per i migranti imprenditori.
Disponibile online in varie lingue europee, per superare eventuali barriere linguistiche, questo secondo strumento formativo ha come obiettivo principale quello di offrire una panoramica completa, di orientamento e prima formazione, sui vari aspetti legati alla creazione e gestione d’impresa.
I moduli formativi infatti saranno organizzati secondo un percorso che prevede un’iniziale fase di alfabetizzazione economica, dalle nozioni base, passando per l’autovalutazione delle proprie capacità imprenditoriali, fino alla stesura del Business Plan.
A conclusione di questo percorso l’aspirante imprenditore acquisirà le competenze e gli strumenti necessari per configurare e dettagliare la propria idea imprenditoriale, traducendola in obiettivi concreti, strategie, investimenti e risultati misurabili; sarà in grado di leggere un bilancio e capire, attraverso gli indicatori, la salute dell’impresa e mantenere una corretta gestione finanziaria focalizzandosi sui punti di forza e debolezza dell’impresa.
Il valore aggiunto di questo percorso formativo è rappresentato dalla metodologia innovativa che verrà utilizzata: temi complessi verranno trattati adottando un linguaggio appropriato e coerente alla provenienza dell’utente finale.
Il messaggio, veicolato attraverso strumenti di comunicazione interculturale, risulterà essere doppiamente efficace e favorevolmente accettato dall’utente proprio perché adattato alle differenze culturali. Il percorso, così delineato, rappresenterà uno spazio in cui i destinatari troveranno esattamente le risposte che cercano, in un linguaggio comprensibile ed efficace sia perché semplificato, sia perché culturalmente “tradotto”.
Parallelamente a ciò sarà portata avanti un’ampia campagna di diffusione e promozione del microcredito (in Italia e nei paesi partner) come efficace strumento a sostegno delle fasce sociali più deboli, di cui i migranti rappresentano una percentuale significativa destinata a diventare sempre più rilevante in futuro.
Partners
Wisamar is a non-profit educational institute in Leipzig, Germany, acting in vocational, cultural and adult education. Wisamar is an accredited provider of employability measures and also integration courses. We provide courses combining vocational language courses, empowerment, employability skills and start-up consultancy for different target groups, including migrants. Furthermore we support social workers and employees of organisations that are confronted with people from different cultural backgrounds to improve their intercultural mediation skills. We are looking forward to share these approaches and our experiences with the other partners during the M.I.C.R.O. project.
Carola Dieric
CE.S.F.OR. supporta le attività del progetto MICRO (Migrants ideas converted into real opportunities) garantendo la trasferibilità e replicabilità delle attività formative previste per gli operatori europei impegnati negli sportelli di creazione d’impresa. La scelta di realizzare un corso di formazione in modalità O.E.R. (Open Educational Resources) è fortemente innovativa e consentirà ai partecipanti al corso di integrare le competenze interculturali con le competenze tecniche necessarie per la creazione d’impresa. CESFOR realizzerà la struttura modulare del corso che garantirà ai professionisti un approccio flessibile; tale modalità di erogazione dei contenuti, consentirà l’aggiornamento professionale degli operatori assolutamente necessario a supportare i cittadini immigrati motivati alla creazione d’impresa. Le competenze e la metodologia del corso divengono quindi strategiche per l’apprendimento dei contenuti.
Il lavoro e la condivisione delle attività formative è stato negoziato con gli esperti della partnership europea nel 1° meeting di Roma dedicato alla pianificazione della attività di progetto.
Ernesto Russo