EDUCAZIONE FINANZIARIA UNA SKILL NECESSARIA
EDUCAZIONE FINANZIARIA UNA SKILL NECESSARIA
Emma Evangelista
Imparare a gestire i propri risparmi, investire nella propria idea, nella propria impresa, nel proprio futuro è fondamentale per la generazione Z, è questo che emerge dalle ultime ricerche inerenti la gestione del denaro da parte dei più giovani e soprattutto la cultura finanziaria che diventa una skill fondamentale nei processi di auto imprenditorialità e di sviluppo sostenibile di imprese tecnologiche, multimediali e innovative che sono il futuro del tessuto economico del nostro Paese. In particolar modo secondo i dati elaborati da Time2play.com su un campione di individui suddivisi in egual numero tra Generazione Z, Millennials, Generazione X e Baby Boomers, il 51,9% degli intervistati risparmia per avere un fondo economico per le emergenze. La Gen X è la più interessata agli investimenti e al mercato delle criptovalute. Il 33,8% della Gen X ha investito nel mercato azionario, seguito dal 31,25% dei Baby Boomers. Da questi dati si evince che le nuove generazioni sono sempre più proiettate verso il mercato digitale e quindi hanno una necessità impellente di essere educati alla finanza, al risparmio e all’investimento parallelamente a quelle che sono le capacità e le skill necessarie per muoversi all’interno della rete. I processi di educazione finanziaria divengono quindi il cuore di quella che può essere l’educazione anche scolastica delle nuove generazioni. Bisogna comunque pensare che il mondo dell’investimento e dell’economia sono approcciati anche da generazioni che hanno necessità di riconvertire le proprie conoscenze e di riadattarsi alle necessità del mercato per poter continuare la propria attività economica. Dunque i processi che portano alla formazione di impresa, alla possibilità di accogliere fondi per poter avviare una propria attività in ogni ambito devono essere supportati dallo Stato e integrati nei programmi di sviluppo e nei programmi di formazione al lavoro. Naturalmente l’Europa e gli enti locali italiani hanno già predisposto gli strumenti per sostenere questo tipo di attività, sono esempi tangibili i programmi promossi anche dall’Ente Nazionale per il Microcredito, come Yes I Startup, nell’alveo degli accordi con il Ministero del Lavoro per le politiche attive del lavoro che sostengono l’autoimprenditorialità per i giovani, così come gli Enti locali, Regione e Comune sostengono programmi che permettono sistemi di accompagnamento all’impresa e corsi di formazione professionale. Per quel che riguarda il microcredito e la microfinanza di per sé, strumenti di educazione finanziaria nati proprio con l’intento di sostenere quelle fasce marginali di popolazione non bancabile, hanno la possibilità di spiegare le tecniche necessarie attraverso il sistema di tutoraggio che accompagna la persona dall’idea di impresa. Inoltre la necessità di educare alla possibilità di intraprendere accogliendo fondi europei piuttosto che avviare programmi che permettano ai più giovani di comprendere il funzionamento del sistema economico e di capire quei gangli che possono far funzionare il meccanismo di un’impresa creando un’economia circolare basata sull’istruzione e sulla progettazione è sicuramente uno dei Core business da sostenere attraverso progettualità che coinvolgano il Ministero dell’Economia, il Ministero dell’Educazione e soprattutto tutti gli enti come l’Ente Nazionale per il Microcredito che si propongono per attivarsi in tal senso. Uno degli strumenti che da qualche anno si propone di creare questi circuiti virtuosi di educazione e sostergno alle capacità d’impresa è sicuramente il Portale dell’Educazione Finanziaria, di cui ENM è parte, che celebra nel mese di ottobre, dedicandolo all’educazione finanziaria con moltissime iniziative. Anche quest’anno ENM partecipa con un progetto per i ragazzi, inoltre, durante tutto l’anno, l’Ente si è prodigato per poter portare avanti eventi e attività formative nelle scuole superiori con particolare attenzione alle scuole di formazione professionale e agli ultimi anni per sostenere le iniziative dei diplomandi che volessero avviare un’impresa attraverso il microcredito o i progetti che l’Ente segue per sostenere giovani e auto imprenditorialità. Dunque partendo dal mese di ottobre e da un’iniziativa come quella del MEF si può sostanzialmente concludere che l’educazione finanziaria è un bene necessario nel curriculum scolastico di ogni ragazza e ragazzo che vogliono confrontarsi con il mondo bancario, economico, sociale del Terzo Millennio e le nuove generazioni, come la generazione Z, lo hanno già ben chiaro in mente, ora tocca alle istituzioni, dalla scuola allo Stato, in tutte le sue forme, provvedere a sostenere questo tipo di formazione eliminando quel gap che potrebbe impedire una piena realizzazione degli obiettivi personali ed economici degli italiani del terzo millennio.