LA MISURA DEL PROGRESSO

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La misura del progresso

ITALIA ESISTE UNA SPECIALE COMMISSIONE DELL'ISTITUTO DI STATISTICA NAZIONALE (ISTAT) CHE VALUTA ANNUALMENTE RISULTATI DELLA MISURA DEL PROGRESSO NEL PAESE

Emma Evangelista | Direttore MicroFinanza

Nell'Ultimo rapporto sulle relazioni sociali è inserito lo strumento del microcredito quale aggregatore e primo mezzo della finanza etica e dell'economia sociale. Uno strumento a tal punto determinante da suggerire che per le imprese sociali "nella prossima rilevazione sia prevista la possibilità di indicare se l’organizzazione svolga .... erogazione di microcredito e finanza etica, sviluppo di conoscenza informatica e sviluppo in rete". La stessa commissione individua "Il legame tra disponibilità di servizi e benessere dei cittadini si fonda su un approccio interpretativo in cui gli investimenti pubblici di qualità – costruendo dotazione infrastrutturale e aumentando la qualità di servizi – migliorano le condizioni generali di contesto in cui vivono e operano i cittadini e le loro articolazioni sociali ed economiche. La scelta dei servizi da prendere a riferimento dipende da due distinti ordini di considerazioni, relativi a cosa qualifichi come essenziale un servizio nello specifico contesto di una politica, e a quali requisiti debbano essere soddisfatti affinché la fissazione di obiettivi sia fattibile". Dunque da un'analisi del quadro economico e sociale del Paese emerge una necessità impellente di utlizzare lo strumento microfinanziario per sostenere uno sviluppo di quella finanza etica che valuta le azioni e le conseguenze di impatto sociale. Il micrcredito e la formazione allo strumento divengono quindi fondamentali in una ottica di sostenibilità del credito e di accesso 'veloce'. La qualità del servizio offerto, garantito da una certificazione istituzionale, può essere demandata solo ad una struttura pubblica che ne applichi i principi con una visione globale. D'altronde l'autoimpiego, e l'autoimprenditorialità, quello che viene definito "Selfiemploye", come suggerito nelle pagine di questo numero dalle eminenti personalità che hanno collaborato e dalle ricerche sul campo, trova terreno fertile nella volontà dei giovani a discapito della ricerca dell'occupazione fissa nella pubblica amministrazione o nell'azienda privata. I giovani, grazie ache agli strumenti finanziari messi a disposizione dell'Europa, preferiscono creare la propria start-up. Il microcredito, in questo senso, è lo strumento più idoneo e meno conosciuto per approcciare a questa logica. Lo scopo dell'Ente Nazionale per il microcredito, dunque, è quello di sostenere le progettualità trasferendo conoscenze, formando gli operatori e sviluppando quel sistema di servizi aggiuntivi che possano sostenere i nuovi imprenditori in un'ottica di economia sociale e di mercato che sia davvero misurabile in termini di progresso economico e crescita del Sistema Paese.

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