Il lessico della microfinanza nel segno dell’innovazione e dello sviluppo sostenibile

Print Friendly, PDF & Email

Emma Evangelista - Direttore Microfinanza

Il distanziamento sociale imposto nel periodo di emergenza ha prodotto una crisi importante nei rapporti interpersonali ma anche nella gestione quotidiana delle relazioni anche economiche. In questo periodo di lockdown e nel successivo post emergenza si è registrato un incremento notevole dei fatturati delle aziende tecnologicamente avanzate, o anche di quelle piccole medie imprese in grado di riconvertire e vendere i propri prodotti attraverso l’e-commerce. L’innovazione tecnologica è stata una prima ancora di salvezza di quel tessuto economico primario e funzionale a tutto il Paese. Oggi la strada da percorrere per rimodulare il modo di fare impresa passa necessariamente per una trasformazione radicale della prospettiva e della delocalizzazione. Ciò che non può e non deve cambiare è quel rapporto fiduciario e personale che si instaura in un processo microfinanziario come quello tracciato dall’Ente Nazionale per il Microcredito. Accorciare le distanze tra il cliente beneficiario e il tutor che sostiene e accompagna la creazione dell’impresa resta il core business di un processo che non può prescindere da una valutazione sempre più umana. Non tutti possono essere imprenditori, specie se privi della necessaria educazione finanziaria, ma in molti possono avere una buona idea ed essere aiutati nel realizzarla. Con questo spirito l’ENM apre la strada anche al sostegno delle politiche familiari e delle necessità temporanee dell’individuo con l’organizzazione di un progetto pilota legato al microcredito sociale. Attraverso l’innovazione, intesa come una soluzione tecnologica e alternativa per lo sviluppo d’impresa, l’obiettivo è quello di sostenere da un lato un’educazione finanziaria dei soggetti beneficiari sempre più professionalizzante e dall’altro contribuire a creare imprese sostenibili in una logica di economia sociale e di mercato che veda nella finanza etica e nell’economia circolare i suoi capisaldi. Se durante il periodo di emergenza il linguaggio della comunicazione utilizzava termini estremi che sottolineavano da un lato la necessità del distacco, dell’isolamento, della chiusura delle attività e dall’altro della speranza e della ripresa nel linguaggio microfinanziario il leitmotiv ha sempre segnato il passo di una positiva accoglienza dell’altro sbilanciata nel rapporto fiduciario su un asse di prospettiva di crescita sociale, economica e futuribile. In questo senso anche nell’agenda 2030 che racchiude i maggiori obiettivi del millennio il microcredito è indicato come uno tra gli strumenti più efficaci per il raggiungimento dei goals di sviluppo sostenibile per l’implementazione del capitale umano e delle sue capacità occupazionali e di auto impresa nel rispetto dell’integrità della persona come individuo completo che tende anche al superamento del genere. Dunque quello che possiamo chiamare il linguaggio della microfinanza è incentrato su un lessico che è parte integrante del progetto di implementazione dei Sustainable Development Goals (SDGs) che intendono essere una spinta, soprattutto per il mondo delle imprese, e un metro di misurazione dell’impegno messo in campo per raggiungere questo obiettivo comune. In questo contesto diventa indispensabile e fondamentale il ruolo dell’educazione finanziaria dei giovani che esaltano le capacità digitali acquisite sin dall’infanzia, attivando un processo di autoimprenditorialità che possa generare imprese innovative nel segno della discontinuità per una rigenerazione del sistema economico.

Print Friendly, PDF & Email
© 2019 Rivista Microfinanza. All Rights Reserved.