INVESTIRE NEL CAPITALE UMANO, INVESTIRE SUI CITTADINI

Print Friendly, PDF & Email

Mario Baccini

Il nuovo progetto pilota aperto con il Comune di Roma, che attraverso il microcredito sociale ha dato il via a una prospettiva diversa per il sostegno delle persone in temporaneo stato di difficoltà, può essere definito come il primo esperimento ben riuscito di una delle attività sulle quali l’Ente opera in virtù dell’articolo 111 del TUB. In sintesi quello che l’attività di Microcredito sociale rappresenta è un atto di fiducia nei confronti del cittadino che si assume la responsabilità di restituire il credito, a un tasso calmierato, senza la necessità di dover fornire garanzie sostenendo la propria indipendenza e utilizzando il credito che viene concesso sulla base di una necessità temporanea e soprattutto che viene restituito grazie al sostegno dell’attività di tutoraggio e accompagnamento in modo che le persone possano sostenere anche la restituzione senza problemi. Questo circuito virtuoso ci rende una delle poche attività di supporto reale e immediato ai cittadini (perchè il percorso si chiude entro venti giorni dalla domanda al prestito) è il frutto dell’incontro con le sensibilità dell’amministrazione comunale di Roma Capitale, che ha deciso di investire nello sportello per il microcredito e di sostenere tutte quelle attività di gestione del menage familiare dei cittadini romani più colpiti dalla pandemia e dalla grave crisi economica che ne è derivata. Il microcredito sociale non è un atto di beneficenza al contrario è un atto di liberalità di investimento sulla persona che in un momento di difficoltà può rivolgersi allo Stato per superare questa crisi momentanea e poter riacquistare la propria indipendenza economica e sociale: questo gesto pone l’individuo, la persona, il cittadino al riparo da tutte quelle che possono essere le attività di racket, estorsione e usura che in questo momento colpiscono in maniera tremendamente incisiva tutta quella parte sommersa di popolazione allo stremo economico. Il microcredito sociale é dunque una valida alternativa alla lotta alla microcriminalità e non solo, può essere un grande bacino di sostegno per le famiglie che vogliono proiettarsi al di là di un periodo di grave indigenza o sostenere progettualità per i propri figli e superare un momentaneo stato di bisogno. Come abbiamo sostenuto il microcredito sociale di Roma Capitale è un progetto pilota che potrebbe essere adottato da tutti i Comuni d’Italia tant’è vero che la sindaca Raggi se ne è fatto promotore presso l’Associazione Nazionale Comuni Italiani. Questo intervento finanziario, di 3 milioni di euro investiti, potrà sviluppare un effetto leva utile a sostenere migliaia di cittadini: Roma ha investito per i suoi cittadini, persone, capitale umano, inaugurando un fondo rotativo per non lasciare indietro nessuno. Ma le ragioni del microcredito non si fermano solo al sostegno della persona con il microcredito sociale ma vanno oltre, guardando allo sviluppo del tessuto economico relativo e nazionale attraverso l’investimento su tutta quella micro imprenditorialità che é tipica del genio italico che permetterà al nostro Paese di superare la crisi. La volontà di intraprendere di coloro che hanno buone idee ma non hanno disponibilità di credito o non riescono ad accedere all’ordinario credito bancario possono essere sostenute dal microcredito per l’impresa che, grazie alla volontà Governativa, è aumenta fino a 40/50mila euro per ogni micro finanziamento. La grandezza di questo dato può in prospettiva segnare il passo per la ripresa di cui parlavamo, infatti, se in 4 anni siamo riusciti a sostenere oltre 15mila nuove imprese tra start-up e imprese che volevano rinnovarsi con il microcredito a 25.000 €, le nostre proiezioni con il sostegno di un microcredito economicamente più importante, fino a 50.000 €, sono eccellenti. Ricordiamo che la chiave vincente di questo prodotto finanziario sono i servizi ausiliari di tutoraggio e accompagnamento che guidano il cittadino in un percorso di educazione e sostegno che lo rendono autonomo per costruire la propria attività in un percorso Win Win che sostiene l’auto impresa, la libertà di azione, l’imprenditorialità e il tessuto economico e sociale dell’Italia.

Print Friendly, PDF & Email