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#MICROCREATURISMO

Il microcredito per lo sviluppo delle microimprese turistiche nelle regioni convergenza 2007 - 2013

Questo è un progetto: POIn (FESR) 2007-2013 Attrattori culturali, naturali e turismo. Asse II Linea di intervento II.2.1 Intervento: “Azioni di sensibilizzazione di stakeholders, attori istituzionali ed economici di filiera turistica delle Regioni Convergenza attraverso la promozione e diffusione della conoscenza degli strumenti di microcredito e di microfinanza” realizzato nell’ambito del Progetto: “Promozione, promo-commercializzazione e sensibilizzazione di aree di attrazione culturale delle Regioni Convergenza anche con vie di accesso aeroportuali minori”

Il settore turistico italiano: una galassia di microimprese

Circa 680mila imprese censite, pari all’11,2% di tutte le imprese italiane, che danno lavoro direttamente a 1,9 milioni di persone e, indirettamente, a 1,4 milioni di occupati in attività connesse, per un totale di 3,3 milioni. Bastano questi pochi dati per capire come il turismo rappresenti una delle principali attività economiche del nostro paese, soprattutto nelle regioni del Sud, dove si contano nel comparto turistico oltre 200mila imprese, che rappresentano più del 10% di tutte le imprese meridionali e addirittura il 30% delle imprese turistiche a livello nazionale (l’incidenza percentuale più alta nella ripartizione per aree territoriali). Si tratta di un settore fortemente diversificato, dove la dimensione aziendale piccola e micro rappresenta la caratteristica comune del quadro imprenditoriale. Circa il 90% delle aziende, infatti, sono ditte individuali o società di persone: un fenomeno particolarmente evidente nelle Regioni Convergenza 2007 - 2013. Più del 60% delle imprese turistiche operano nel settore delle attività ricettive e di ristorazione; seguono le attività dei trasporti e di magazzinaggio collegate al turismo, le agenzie di viaggio, le attività artistiche, culturali e di intrattenimento. Nelle Regioni Convergenza, più di 100.000 imprese (soprattutto micro e piccole imprese) sono attive nel comparto alloggi e ristorazione. Nel quadro della programmazione 2014-2020, il sostegno alle attività turistiche per le regioni del Sud risulta fondamentale in vista delle prospettive di sviluppo del settore.

Quali sono le prospettive di sviluppo per il turismo del Sud?

Per il settore turistico del Mezzogiorno esistono importanti prospettive di sviluppo, in quanto:

- il mercato turistico internazionale è previsto in forte crescita nei prossimi 10‐15 anni;

- tra i prodotti turistici in forte ascesa sono presenti quelli che si collegano a consumi di tipo culturale e ambientale, ben presenti nelle Regioni del Mezzogiorno;

- anche i flussi turistici legati alla fruizione ambientale sono consistenti: quasi la metà delle aree parco sono localizzate nell’Italia meridionale.

Tali opportunità di sviluppo vanno accompagnate con appropriate misure di sostegno a livello finanziario e creditizio a favore delle imprese turistiche.

Quali misure di sostegno adottare per l’impresa turistica?

Per il sostegno al sistema microimprenditoriale turistico è prioritario definire un set di misure volte a favorire la creazione di imprese – in particolare da parte di giovani e di donne – ed a consolidare/sviluppare le attività esistenti per adeguarle alle esigenze di una maggiore innovazione e di una più diversificata specializzazione dei servizi offerti nelle aree del Sud del Paese. Infatti, molte piccole imprese, talvolta anche con una elevata carica innovativa, non riescono a far fronte ai propri impegni perché prive di mezzi liquidi per poter fronteggiare spese ordinarie ed investimenti. Tali criticità vanno superate favorendo un migliore accesso al credito e mettendo in campo una serie di strumenti finanziari innovativi che spaziano dal maggiore ricorso a strutture e reti di garanzia, fino ad interventi più mirati come il microcredito e la microfinanza.

Quali sono le caratteristiche del “microcredito imprenditoriale”?

L’Italia è uno dei pochi paesi europei ad aver dato una base giuridica al microcredito, che è disciplinato:

- dagli articoli 111 e 113 del Testo Unico Bancario (TUB);

- dal decreto attuativo del Ministro dell’economia e delle finanze n. 176 del 17 ottobre 2014.

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Queste le principali caratteristiche del microcredito:

• Importo massimo: 25.000 euro (elevabile in determinati casi a 35.000 euro).

• Durata massima: 7 anni (elevabile in alcuni casi a 10 anni).

• Modalità di rimborso: rate con cadenza al massimo trimestrale.

• Garanzie: nessuna richiesta di garanzie reali e possibilità di accesso gratuito alla garanzia pubblica del Fondo di garanzia per le PMI.

• Servizi ausiliari: il soggetto finanziatore è tenuto a fornire al beneficiario, direttamente o tramite enti specializzati, servizi di assistenza, monitoraggio e tutoraggio per tutta la durata del prestito. Questo potenzia le competenze dell’imprenditore, rafforzando anche la sua capacità di restituzione del prestito.

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Il microcredito: un’opportunità per le imprese turistiche meridionali

Il microcredito è rivolto non solo ai soggetti vulnerabili dal punto di vista sociale ed economico (il cosiddetto “microcredito sociale”) ma anche a coloro, in particolare giovani, donne, disoccupati, immigrati, ecc., che intendono avviare o potenziare un’attività di microimpresa o di lavoro autonomo e che hanno difficoltà di accesso al credito bancario (il cosiddetto “microcredito imprenditoriale”). Per le sue specifiche caratteristiche, il microcredito si differenzia dal sistema di credito tradizionale perché rivolge l’attenzione alla persona e all’efficacia/ sostenibilità del progetto d’impresa, più che alle garanzie reali che la persona è in grado di offrire. Per questo, anche gli operatori del settore turistico meridionale che intendono avviare o consolidare un’attività di microimpresa sono fortemente interessati allo strumento del microcredito.

Esistono specifiche forme di garanzia per il microcredito?

Le imprese beneficiarie del microcredito (comprese quindi quelle turistiche nelle Regioni Convergenza) possono accedere a Fondi pubblici di garanzia istituiti proprio al fine di favorire l’accesso al credito delle imprese di più piccola dimensione. Si tratta, in particolare: • della sezione del Fondo di garanzia per le PMI, istituita dal Ministro dello sviluppo economico con i decreti 24 dicembre 2014 e 18 marzo 2015, che prevede criteri di accesso molto semplificati e la possibilità per l’impresa di effettuare on line la prenotazione della garanzia stessa, che è concessa a titolo gratuito. Per le richieste di garanzia inoltrate on line dagli interessati, la disponibilità è attualmente di 30 milioni di euro, esauriti i quali la procedura telematica di prenotazione verrà sospesa, mentre le garanzie richieste dalle banche e dagli intermediari finanziari sono coperte dalle disponibilità complessive del Fondo, che sono pressoché illimitate; • di altri fondi di garanzia costituiti a valere su risorse delle regioni, di enti pubblici o privati o di fondazioni bancarie e non bancarie.

Qual è la differenza tra microcredito e microfinanza?

Il microcredito è il principale prodotto della microfinanza, ma non l’unico. Nel più ampio concetto di microfinanza rientrano altri prodotti e servizi finanziari che congiuntamente al microcredito, oppure in alternativa ad esso, possono risultare di specifico interesse anche per le microimprese turistiche del nostro meridione. I principali prodotti di microfinanza sono rappresentati dal microleasing e dalla microassicurazione.

• Il microleasing consente anche ai più piccoli imprenditori di realizzare investimenti senza la necessità di disporre di un capitale proprio o di un capitale di credito.

• La microassicurazione consiste nell’offerta di servizi/prodotti assicurativi ad hoc per microimprenditori, famiglie ed altri soggetti che, per la loro condizione economico-sociale, non riescono ad accedere all’offerta del settore assicurativo tradizionale.

Il “sistema microcredito”

Ormai da anni l’Unione Europea, lo Stato, le Regioni e gli enti locali e territoriali rivolgono al microcredito una crescente attenzione nel processo di definizione delle politiche di sviluppo territoriale. Da parte sua, l’Ente Nazionale per il Microcredito esercita istituzionalmente una funzione di coordinamento e di promozione delle iniziative microfinanziarie attuate o da attuarsi a livello comunitario, nazionale e regionale. A queste istituzioni pubbliche si affianca una vasta serie di organismi privati e del terzo settore che svolgono un ruolo fondamentale nella promozione dei programmi di microcredito e nell’assistenza ai soggetti beneficiari. Il lavoro congiunto e coordinato di tutti questi soggetti dà luogo a quello che si può definire un vero e proprio “sistema microcredito”.

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