Progetti per i giovani e decreti per la ripresa, la stagione del covid19 trasformazione online e sogni da realizzare
Quella che stiamo vivendo in questo 2020 è una crisi complessa perché è un’emergenza sociale, economica e finanziaria. Da questa profonda crisi dovrà nascere una speranza. Oggi le condizioni non sembrano a noi favorevoli: la pandemia del Covid19 ha messo in ginocchio l’economia mondiale, non solo quella europea e nazionale.
Noi dell’Ente Nazionale per il Microcredito stiamo operando affinché tutte le micro aziende, che sono la colonna portante del nostro Sistema Paese, perché rappresentano oltre il 90% non solo della forza lavoro ma anche del fatturato nazionale, possano essere operative e superare la crisi economica prima possibile.
L’incontro con il nobel per l’economia, al quale ho presenziato per affrontare il tema dell’utilità dello strumento del Microcredito come riferimento per l’economia sociale, mi ha portato a due considerazioni che sono diventate, a seguito dello scambio con Thaler, due propositi da attuare nel prossimo triennio: il primo riguarda l’aggregazione di tutte le realtà istituzionali che in Europa si occupano dei temi della finanza etica e la condivisione in un forum internazionale che abbia come primo obiettivo la chiarezza dei processi specie nelle attività di microfinanza, relativamente agli aspetti dell’educazione finanziaria, con uno screening dettagliato dei processi attuali, analizzati sia da un punto di vista soggettivo quindi attraverso l’esperienza diretta dei beneficiari dei servizi, sia, proprio, da un punto di vista oggettivo e scientifico con la collaborazione delle Istituzioni che ad oggi si stanno occupando di promuovere progettualità e idee.
A questo proposito sarà opportuno ricordare che in Italia è stato creato nel 2018 un Comitato per la programmazione e il coordinamento delle attività di educazione finanziaria che per il secondo anno consecutivo promuove il “Mese dell’Educazione Finanziaria” dal 1° al 31 ottobre. L’altra riflessione si basa, senza dubbio, sulla necessità di semplificare tutti i processi di accesso all’istruzione e, quindi al credito. Le
necessità, dunque si possono semplicemente riassumere in tre verbi: formare, sostenere, finanziare.
Da qui partirà la ripresa del mercato per le piccole e medie imprese. Ripresa che passa attraverso i giovani e le loro progettualità, attraverso idee e innovazione. Anche attraverso le attività micro finanziarie. Il microcredito e le attività di microfinanza sono un volano indispensabile per la crescita del tessuto economico e sociale del Paese. L’azione promossa dall’Ente si concretizza nella missione del recupero socio-economico dei ‘non bancabili’ o come amo definirli ‘diversamente bancabili’: coloro che non possono essere beneficiari di un credito ordinario, ma che volendo avviare un’attività d’impresa possono utilizzare.
la garanzia dello Stato e richiedere il microcredito per sviluppare il proprio progetto imprenditoriale.
Tra i non bancabili, naturalmente vi sono i giovani, la generazione degli anni ‘90 che, con competenze informatiche elevate, però non hanno un’educazione finanziaria, né fondi, che gli permettano di avviare un’attività. Per promuovere l’autoimpresa l’Ente Nazionale per il Microcredito propone tre vie: l’adesione ad uno dei due progetti promossi nell’ambito del programma europeo Garanzia Giovani o il microcredito per l’impresa.
Questo perché il microcredito non si esaurisce nella semplice corresponsione di una somma di denaro ma rappresenta una sintesi inscindibile tra servizi di tipo finanziario e servizi non finanziari di tutoraggio, che rientrano in una sfera di relazioni personali tra tutor e soggetto assistito. Infatti, come accertato dalla nostra attività quotidiana, le operazioni di microcredito assistite da tali servizi sono quelle che registrano i migliori risultati. Il lavoro che determina una corretta prestazione dei servizi di assistenza e tutoraggio inizia proprio dalla formazione dei tutor, che operano sulla base della normativa nonché di precise linee guida tecniche ed etiche per la sostenibilità sociale, ambientale ed economica dei progetti.
L’Ente Nazionale per il Microcredito per sostenere la diffusione delle opportunità legate al microcredito e alle attività legate ai programmi di Garanzia Giovani per i NEET (cioè giovani che non studiano e non lavorano dall’acronimo inglese Not Engaged in Education Employment or Training) e per tutti coloro che vogliano utilizzare questo strumento per l’avvio di un’attività d’impresa, ha aperto sul territorio nazionale oltre 160 sportelli informativi e messo a disposizione 577 tutor.
I due progetti dedicati sono “Yes I Start Up”, che ha già attivato un programma sperimentale presso la regione Calabria con YISU Calabria, e “SelfiEmployment”, quest’ultimo gestito da Invitalia con l’assistenza dell’ENM in collaborazione con l’Anpal, l’Agenzia Nazionale per le Politiche Attive per il Lavoro. “Yes I Start Up”, mira a promuovere l’autoimpiego e l’autoimprenditorialità tra i giovani attraverso un’attività formativa, preparatoria e di accompagnamento. I corsi formativi sono gratuiti e danno le competenze necessarie (dal piano di impresa alla preparazione dei documenti che servono per richiedere il finanziamento) per realizzare l’idea imprenditoriale che si ha in mente. In poco più di un anno questo progetto ha prodotto ottimi frutti: 1.150 Neet formati e 432 soggetti attuatori selezionati e accreditati, che hanno messo a disposizione oltre 1.000 aule ed oltre 2.000 docenti. Da qualche giorno, proprio per l’emergenza coronavirus il Ministero del Lavoro ha autorizzato anche la formazione a distanza che permetterà ai soggetti attuatori sul territorio di proseguire nel lavoro di educazione all’impresa, cosicché questi giovani possano avere la possibilità di avviare la propria idea quando il lock-down sarà terminato.
Per quanto riguarda invece il fondo rotativo “SelfiEmployment”, gestito da Invitalia, è la naturale evoluzione del corso formativo di Yes I Start Up, perché permette ai giovani Neet di accedere ai finanziamenti per realizzare l’attività d’impresa immaginata: si tratta, infatti, di un’iniziativa di sostegno all’autoimpiego. Lo scopo è quello di finanziare la creazione e l’avvio di attività imprenditoriali promosse dai giovani, attraverso agevolazioni finanziarie,
nella forma di piccoli finanziamenti a tasso zero, e agevolazioni reali, con attività di tutoraggio finalizzato ad accrescere le competenze dei beneficiari e a supportare lo sviluppo delle start-up.
La novità del Fondo risiede nel fatto che mette a disposizione un prestito senza interessi e senza la necessità di garanzie reali e/o personali, includendo così anche tutti coloro che non possono accedere a tradizionali finanziamenti. In pochi mesi, ovvero dall’ottobre 2019, sono già quasi 4.000 le domande presentate da giovani Neet e 1.200 le iniziative ammesse, per un importo complessivo di 44,8 milioni di euro di agevolazioni concesse. Per tutti coloro che invece non possono accedere a questo tipo di finanziamenti, resta sempre valida l’opzione del microcredito per l’impresa, che prevede, oggi, grazie al decreto Cura Italia un innalzamento della soglia di finanziamento da 25 a 50 mila euro, possibilità pienamente operativa
con i decreti di Aprile.
Il Governo italiano, infatti, ha emanato il 19 marzo una serie di provvedimenti atti ad agevolare la piccola e media impresa. Di questi alcuni sono rivolti in particolar modo a quanti utilizzano il microcredito e le altre forme di finanziamento all’impresa. Per meglio illustrare ai beneficiari, ai tutor, agli agenti sul territorio e agli intermediari finanziari le misure previste il centro studi dell’Ente Nazionale per il Microcredito ha prodotto un vademecum utile a soddisfare le richieste più comuni di aziende e professionisti consultabile anche sul sito
dell’Ente (microcredito.gov.it). In questo momento, infatti, risultano di particolare interesse per la minore imprenditoria e per gli stessi operatori di microcredito anche le disposizioni che, in materia di moratoria (sospensione delle rate o allungamento
della durata del finanziamento) consentono a tali operatori di accedere alla garanzia del Fondo PMI beneficiando della conferma d’ufficio della garanzia e senza valutazione del merito di credito dei soggetti beneficiari finali.