CREAZIONE E GESTIONE DELLE NUOVE MICROIMPRESE RICETTIVE
CREAZIONE E GESTIONE DELLE NUOVE MICROIMPRESE RICETTIVE
Di Sergio Bellucci, Giornalista e saggista
Creation and management of new micro-enterprises in accommodation
The emergence of sharing platforms for reception marked a significant shift in the hospitality industry, offering a model that redefined the way people book and experience travel. It has spurred innovation in the industry and influenced consumer behaviors, creating a lasting impact in the global tourism industry.
L’emergere di piattaforme di condivisione per l’accoglienza ha segnato un cambiamento significativo nel settore dell’ospitalità, offrendo un modello che ha ridefinito il modo in cui le persone prenotano e sperimentano i viaggi. Ha stimolato l’innovazione nel settore e influenzato i comportamenti dei consumatori, creando un impatto duraturo nell’industria del turismo globale.
Keywords: Sharing platforms, disintermediation, relational economies, micro-hospitality enterprises
Piattaforme di condivisione, disintermediazione, economie relazionali, microimprese ricettive
SOMMARIO
1 La disintermediazione in economia
2 Le nuove forme dell’accoglienza: le piattaforme di condivisione
3 Gli impatti nel mondo dell’accoglienza tradizionale e la Pandemia
4 Le norme e le forme dell’accoglienza “disintermediata”
- La disintermediazione in economia
Una delle caratteristiche introdotte nei modelli economici e relazionali dalle tecnologie digitali è senza dubbio quella della disintermediazione. Il fenomeno si manifesta come una caratteristica “emergente”. I fenomeni emergenti dei sistemi complessi sono caratterizzati da una serie di proprietà e comportamenti che sorgono a livello collettivo e che non possono essere ridotti alle caratteristiche o al comportamento dei singoli componenti del sistema. Questi fenomeni emergono come risultato delle interazioni e delle relazioni tra gli elementi del sistema e generano comportamenti imprevedibili o nuove qualità che non sono presenti a livello individuale. Un aspetto chiave dei fenomeni emergenti è la non linearità. In altri termini, le relazioni tra le parti del sistema non seguono semplici relazioni causa-effetto lineari, ma possono essere caratterizzate da feedback, retroazioni e interazioni complesse. Questo significa che piccoli cambiamenti o perturbazioni iniziali possono avere effetti significativi e imprevedibili sul sistema nel suo complesso. I sistemi complessi, infatti, sono costituiti da una moltitudine di componenti interagenti che operano su diversi livelli di organizzazione. Questi componenti, in genere, possono essere adattativi, ossia capaci di modificare il proprio comportamento in risposta all’ambiente o alle interazioni con gli altri elementi del sistema. Questa adattabilità può portare a dinamiche non prevedibili e producono risposte, a livello macro, che non è possibile prevedere o rintracciare nelle caratteristiche dei singoli componenti del sistema complesso e che inducono una diversa molteplicità di comportamenti che emergono solo a livello collettivo e durante il dispiegamento del funzionamento del sistema.
I fenomeni emergenti possono manifestarsi in una varietà di contesti, dalla biologia all’economia, dalla sociologia alla fisica. Alcuni esempi includono la formazione di modelli di comportamento sociale, l’auto-organizzazione di sistemi biologici, la comparsa di nuove proprietà fisiche in materiali complessi o la creazione di nuovi modelli di mercato nell’economia. L’importanza dei fenomeni emergenti risiede nel fatto che possono portare a un livello superiore di comprensione dei sistemi complessi e delle loro dinamiche. Studiarli consente di cogliere le interconnessioni e le relazioni nascoste che possono influenzare il funzionamento e l’evoluzione dei sistemi nel loro insieme. Tuttavia, la comprensione e la gestione dei fenomeni emergenti possono essere sfide complesse. Poiché questi fenomeni sono intrinsecamente imprevedibili e possono evolversi in modi non lineari, richiedono approcci multidisciplinari, modelli computazionali avanzati e una prospettiva olistica per essere adeguatamente compresi e gestiti. I fenomeni emergenti dei sistemi complessi, quindi, rappresentano un aspetto cruciale per comprendere la forma del mondo che ci circonda. Essi sottolineano l’importanza di studiare i sistemi nel loro insieme, piuttosto che focalizzarsi esclusivamente sui singoli componenti.
- Le nuove forme dell’accoglienza: le piattaforme di condivisione
Il mondo dell’accoglienza non è esente dall’impatto nell’economia “disintermediata”. I sistemi complessi poggiano su un grado di libertà percepita dal singolo componente del sistema che inducono a comportamenti e a ricercare strade che soddisfino costantemente questo “aumento del grado di libertà” soggettivo. La differenza tra lo scegliere un albergo o un appartamento su una piattaforma di scambio è tutta rinchiusa in quello spazio di libertà percepito che “attira” le persone.
Ovviamente l’emersione di comportamenti disintermediati rispetto alle forme precedenti di relazione e di servizi comporta un cambiamento strutturale del modello economico di un comparto e il mondo dell’accoglienza non fa eccezione. Da quando fu fondata, nel 2008, la principale piattaforma di scambio per l’accoglienza, la sua crescita è stata dirompente e ha avuto un impatto significativo nell’industria dell’ospitalità e nel modo in cui le persone viaggiano e cercano alloggi. Le tendenze principali che hanno caratterizzato il settore nel corso degli anni sono rintracciabili, in primo luogo, nella rapida espansione geografica. Il modello è iniziato come una piattaforma di condivisione di case a San Francisco, ma si è espanso rapidamente in tutto il mondo. Nel corso degli anni, ha ampliato la sua presenza in molti paesi e città, diventando uno dei principali attori nel settore dell’ospitalità. La crescita degli utenti è stata esponenziale, registrando una crescita costante del numero di utenti. Molte persone hanno scelto questa forma di ospitalità come alternativa agli hotel tradizionali, cercando esperienze di viaggio “più autentiche” e a prezzi accessibili. In particolare, i giovani che, spesso, offrivano accoglienza in case ove continuavano a vivere, puntando sulla condivisione delle esperienze di vita. Ma le offerte su questo modello non si sono fermate a queste prime modalità. Nello sviluppo “complesso” della dinamica di questo settore è “emersa” una “diversificazione dell’offerta”. Oltre alle case e agli appartamenti, le proposte si sono ampliate includendo una vasta gamma di alloggi, tra cui camere private, bed and breakfast, alloggi unici come castelli e barche, e persino esperienze di viaggio guidate da locali. La crescita dell’offerta di esperienze ha poi spinto alla introduzione di una forma di accoglienza che potremmo definire “integrata” con la proposta di vere e proprie “esperienze” incluse nel soggiorno e disponibili direttamente sulla piattaforma, consentendo agli host di offrire attività locali ed esperienze uniche ai viaggiatori.
- Gli impatti nel mondo dell’accoglienza tradizionale e la Pandemia
Ovviamente lo scoppio della pandemia di COVID-19 ha determinato un duro colpo alla stessa struttura del sistema. Come molti settori dell’industria del viaggio, le piattaforme di condivisione sono state colpite duramente dalla pandemia di COVID-19. Tuttavia, proprio la struttura complessa del sistema ha evidenziato una certa resilienza adattandosi alle nuove esigenze di viaggio, come offrire esperienze virtuali e concentrarsi su soggiorni a lungo termine e viaggi locali.
L’impatto sull’industria alberghiera di tale nuova forma disintermediata di accoglienza caratteristica di tali piattaforme rappresenta una sfida significativa per l’industria alberghiera tradizionale. Molti hotel hanno dovuto adattarsi alla concorrenza fornendo servizi aggiuntivi o migliorando l’esperienza degli ospiti per rimanere competitivi. La logica della “relazione” disintermediata emersa con l’affermazione di questi nuovi modelli rappresenta una sorta di “virus” di cambiamento che sta, progressivamente, ridisegnando le forme dell’accoglienza e i modelli economici sottostanti. Non cambierà totalmente la forma dei grandi alberghi, che proprio per tale progressiva trasformazione assumono una caratteristica di diversificazione dell’offerta rimanendo, paradossalmente, uguali al modello precedente, ma spingono la maggioranza delle strutture a ripensare le loro formule sia nell’offerta sia nei servizi connessi.
- Le norme e le forme dell’accoglienza “disintermediata”
In totale aderenza al modello della complessità, infine, è la “turbolenza” normativa relativa al settore. Modelli di servizi globali male si confanno a regole nazionali. Il quadro delle norme a cui riferirsi muta da paese a paese e, spesso, da città a città. In Italia, ad esempio, esistono quattro città che hanno deliberato un quadro di norme cittadine a cui i soggetti che forniscono il servizio all’interno di piattaforme di accoglienza devono sottostare. Roma, Torino, Firenze e Genova hanno stabilito norme specifiche, mentre un inquadramento più generale riguarda le forme dei servizi erogati. Questa forma di accoglienza è diventata, nel tempo, cosa diversa da quella modalità di mero scambio da cui si partì nel 2008. Oggi è, appunto, una forma disintermediata di attività imprenditoriale che deve sottostare a norme generali e norme locali.
Le forme di regolamentazione adottate sono nate dall’impatto che tali nuove modalità producevano nel settore, generando controversie. L’espansione di queste piattaforme, infatti, portarono a conflitti in molte città e paesi in tutto il mondo. Le preoccupazioni riguardavano l’impatto sul mercato immobiliare, la sicurezza degli ospiti e dei vicini, le questioni fiscali e la regolamentazione delle attività di affitto a breve termine.
Ospitare responsabilmente su una piattaforma, in Italia, richiede di conoscere le proprie responsabilità e di rispettare le leggi, i regolamenti e le norme applicabili. Sui siti di riferimento, in genere, vengono fornite delle linee guida generali e standard di ospitalità, ma è sempre importante fare ricerche approfondite e verificare le informazioni aggiornate. In generale, l’attività di host in Italia prevede alcune norme generali nella forma dell’accoglienza come quelle relative alla salute e alla pulizia. Esistono dei veri e propri protocolli da rispettare. Con la pandemia di COVID-19, inoltre, sono state introdotte regole specifiche sulla pulizia, disinfezione e igiene. Il governo italiano ha pubblicato linee guida1 per la riapertura delle strutture ricettive e degli alloggi a breve termine, che devono essere rispettate. A livello di “imposte nazionali” non è possibile inquadrare una specifica forma in quanto gli obblighi fiscali possono variare a seconda delle circostanze specifiche. In generale, i guadagni come host sono considerati reddito imponibile, soggetto a varie imposte come la tassa sugli affitti, l’imposta sul reddito o l’IVA. È necessario presentare i moduli fiscali entro determinati termini. È quindi consigliabile consultare un professionista in materia fiscale. Anche in termini di autorizzazioni generali è importante verificare quelle esistenti nella propria zona perché, come abbiamo visto, esistono regolamenti specifici per l’attività di hosting. È sempre necessario, inoltre, fornire informazioni di emergenza ai propri ospiti, come numeri di emergenza locali, contatti di emergenza e istruzioni in caso di evacuazione. È anche importante adottare misure di sicurezza come l’installazione di rilevatori di monossido di carbonio e la segnalazione chiara delle uscite di emergenza. Infine, è importante essere consapevoli delle limitazioni riguardanti il subaffitto, i contratti di locazione e gli accordi con i coinquilini.
NOTE
1 Gazzetta Ufficiale n. 79 del 4 aprile 2022, l’ordinanza del Ministro della Salute adottata ai sensi dell’articolo 10 -bis, del DL 52/2021, contenente le “Linee guida per la ripresa delle attività economiche e sociali”.