GioVaNi, liNGUaGGi E CoNoSCENZa: il FUtUro dEll’iMPrESa PaSSa attraVErSo lE SoFt SKillS dEGli EdUCatori

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Emma Evangelista Direttore Microfinanza

In un mondo dove le lettere dell’alfabeto sono ormai finite per identificare le nuove generazioni di nativi digitali la vera sfida è quella di strutturare contenuti fruibili e completi che possano davvero essere veicolati per concretizzarsi in attività reali. Il target varia in base ad un numero elevato di variabili tra cui il livello di scolarizzazione, di interattività e di predisposizione al linguaggio specifico. Oggi parlare di economia e finanza richiede una capacità comunicativa di un team di soggetti iper specializzati in continuo aggiornamento. Le immagini hanno semplificato molto l’attività e i processi di trasmissione della conoscenza, fin troppo, quando si affrontano temi che richiedono un approfondimento maggiore dei 30 secondi di pubblicità video. L’educazione finanziaria e la divulgazione scientifica trovano una buona mediazione culturale nelle conferenze di speaker di chiara fama trasmesse attraverso nuovi canali mediatici o tutorial molto giovanili, nonché attraverso web serie innovative e coinvolgenti. Per i più piccoli, coloro che devono nell’età scolare approcciare alla materia economica, l’idea vincente risiede sempre nel gioco, nella costruzione di situazioni di ruolo o nel più classico gioco da tavolo che insegna le basi di quell’educazione finanziaria necessaria a sostenere l’ingresso nel mondo economico e sociale. Ma quel che appare ogni giorno più evidente è che non basta conoscere i mezzi e raggiungere la massa per educare, è necessario rispettare l’individualità di ciascuno ed offrire strumenti idonei quanto differenziati, mediati dalle capacità del comunicatore per il raggiungimento di un obiettivo specifico. Il coaching o il tutoring che dir si voglia rappresentano quella medianicità indispensabile all’acquisizione di conoscenze e processi che permettono all’individuo di potenziare le proprie capacità e ottenere risultati concreti. In campo economico e soprattutto nell’educazione finanziaria si rende sempre più necessaria una figura che possa essere interprete delle necessità individuali e sostegno alle stesse con l’espertise maturata negli anni. L’Ente Nazionale per il Microcredito ha intuito da subito la necessità di instaurare tutto il processo microfinanziario sulla centralità del rapporto tra il beneficiario e il tutor d’impresa, focalizzando d’altronde l’attenzione sulla formazione di quest’ultimo. Un doppio binario educativo: quello della professionalizzazione con una alta qualificazione del soggetto che accompagna e monitora il processo economico e quella del neoimprenditore, in questo caso spesso soggetto svantaggiato e spesso carente delle informazioni basilari per l’avvio e la gestione di una nuova attività. A questo processo, naturalmente, si affianca una struttura comunicativa che offre strumenti e tool kit adeguati a contribuire alla educazione e alla diffusione della microfinanza e del microcredito. In Italia la sensibilità del legislatore ha provveduto, anche, a sostenere in modo proattivo la valorizzazione di quei percorsi e di quelle idee volte alla educazione economica. Per creare questa sinergia nascono iniziative come quella del del Comitato per la Programmazione e il Coordinamento delle Attività di Educazione Finanziaria presieduto dalla professoressa Annamaria Lusardi, e di cui ENM è parte, che è divenuto oggi un punto di riferimento delle politiche educative nazionali e c’era e propria rete attiva il sostegno del MEF alle attività di trasmissione della conoscenza ad ogni livello.

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