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NEET, nuova imprenditorialità e Intelligenza Artificiale: Una Prospettiva Globale

Sergio Bellucci, giornalista e saggista

Abstract

I giovani NEET (Not in Education, Employment, or Training) rappresentano una sfida sociale ed economica significativa. Questi ragazzi, non impegnati in attività educative, lavorative o formative, spesso affrontano difficoltà nel trovare un posto nel mercato del lavoro e nell’integrarsi pienamente nella società. Tuttavia, l’avvento dell’intelligenza artificiale può offrire una nuova opportunità di trasformazione e inclusione per questa parte di popolazione vulnerabile.

NEET Youth, New Entrepreneurship and Artificial Intelligence: A Global Perspective

Abstract

Young NEETs (Not in Education, Employment, or Training) represent a significant social and economic challenge. These young people, who are not engaged in education, work or training, often face difficulties in finding a place in the labour market and in fully integrating into society. However, the advent of artificial intelligence can offer a new opportunity for transformation and inclusion for this vulnerable part of the population.

Il Fenomeno NEET e le Sue Implicazioni

Il termine NEET è stato coniato dall’Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico (OCSE) per descrivere giovani che non sono impegnati in alcuna attività di istruzione, formazione o lavoro. Un fenomeno che, negli ultimi anni, ha assunto una dimensione sociale importante e segnala disagi e una mancanza di prospettiva di vita che si estende in una fascia di età che dovrebbe essere caratterizzata dalla propria costruzione individuale e sociale. Questa condizione, nuova nella sua dimensione ormai sociale, può derivare da una serie di fattori, tra cui la mancanza di opportunità educative, il basso livello di istruzione, le disuguaglianze socioeconomiche e la mancanza di esperienza lavorativa, e si inquadra in una più generale “perdita di senso”, di disorientamento individuale e sociale a cui occorre rispondere non solo in termini di “offerta” ma sul terreno della “ricostruzione di un senso” del fare e dell’esistere.

I giovani NEET, infatti, sono spesso esposti a rischi significativi, tra cui la disoccupazione prolungata, la scarsa qualità della vita, il disagio sociale e la marginalizzazione e preludono ad una condizione non migliore nella vita adulta. Le conseguenze a lungo termine, quindi, possono includere una minore partecipazione economica, un basso reddito e un maggior rischio di esclusione sociale con una riduzione della qualità della vita non solo per i singoli individui ma per il contesto generale.

L’Intelligenza Artificiale come Strumento di Inclusione Sociale ed Economica

Il fenomeno dei NEET, paradossalmente, emerge in un periodo storico in cui sia il livello di conoscenza diffusa nel corpo sociale sia la ricchezza complessiva raggiunta dalla società è a livelli mai raggiunti in precedenza. I processi di innovazione, inoltre, aprono a nuove possibilità, alla creazione di nuove e inesplorate attività, professioni, opportunità che, invece di produrre slanci sembrano chiudere alle possibilità di essere agite individualmente e socialmente. Questo fenomeno è largamente studiato e molti sono stati gli interventi proposti e sviluppati per tentare di invertire il fenomeno, offrendo percorsi di professionalizzazione, di autoapprendimento, di inserimento lavorativo e di autoimprenditorialità. L’offerta di tali strumenti è stata ampia e, anche se ha contribuito ad arginare il dilagare del fenomeno, sembra non aver arginato la sua diffusione.

L’avvento delle tecnologie dell’Intelligenza Artificiale Generativa, con la sua portata trasformatrice in tutti gli ambiti del fare umano, potrebbe segnare un punto di svolta senza precedenti per affrontare la condizione dei NEET. La ricostruzione delle forme dei legami sociali, la portata creatrice che viene distribuita nei corpi sociali, con tecnologie che abbattono i costi di realizzazione di testi, immagini, video, che ricontrattano forme di organizzazione del lavoro e delle professioni, che generano nuovi prodotti e servizi, potrebbero rappresentare una chiave nuova per stimolare nuove politiche di intervento verso queste fasce giovanili, aprire la strada allo sviluppo di nuove professioni e riallacciare quei legami sociali persi che la condizione di queste fasce giovanili segnala drammaticamente.

L’Intelligenza Artificiale Generativa, infatti, può offrire molteplici possibilità di supportare i giovani NEET nell’accesso all’istruzione, alla formazione professionale e all’occupazione. Le tecnologie intelligenti possono essere utilizzate per sviluppare programmi personalizzati di apprendimento e formazione, adattati alle esigenze individuali e alle capacità dei ragazzi NEET.

Le nuove forme di socializzazione che le tecnologie dell’Intelligenza Artificiale Generativa aprono possono stimolare la riconnessione, sotto diverse forme, tra la propria condizione personale e la costruzione del proprio destino. Ad esempio, lo sviluppo di piattaforme di apprendimento online basate sull’Intelligenza Artificiale Generativa possono offrire corsi di formazione flessibili e accessibili, consentendo ai giovani NEET di acquisire competenze digitali, linguistiche e professionali.

NEET, formazione, Intelligenze Artificiali e Metaverso

Le nuove modalità nella formazione possono estendersi a strutture completamente innovative come l’avvento dei metaversi preannuncia, intrecciando forme di gamificazione dei processi di formazione che possono superare le idiosincrasie esistenti e diffuse tra i giovani, per le “vecchie” forme di trasmissione delle conoscenze. L’avvento del Metaverso, una realtà virtuale e immersiva in cui gli individui possono interagire, lavorare e apprendere, sta emergendo come un nuovo paradigma per la formazione e l’istruzione. Questa nuova frontiera tecnologica offre opportunità senza precedenti per trasformare l’apprendimento attraverso l’integrazione di tecnologie immersive e la gamification. Il Metaverso, infatti, è un ambiente virtuale tridimensionale e interattivo, abitato da avatar digitali, in cui gli utenti possono partecipare a una vasta gamma di attività, tra cui lavorare, socializzare, fare acquisti e, naturalmente, apprendere. Le piattaforme del Metaverso, come Decentraland, Roblox e quelle che aziende come Meta e Apple stanno annunciando, offrono spazi virtuali in cui istituzioni educative, aziende e organizzazioni possono creare e distribuire contenuti educativi.

L’integrazione del Metaverso nella formazione consente ai ragazzi di immergersi in esperienze di apprendimento coinvolgenti e interattive. Le lezioni possono essere presentate in ambienti virtuali che riproducono contesti realistici, consentendo agli studenti di esplorare concetti complessi in modo pratico e intuitivo. Ad esempio, uno studente di ingegneria potrebbe esplorare una simulazione virtuale di una centrale elettrica per comprendere i principi della produzione di energia. In questi contesti virtuali, inoltre, la gamification rappresenta una strategia educativa che, introducendo elementi di gioco, è in grado di coinvolgere e motivare gli studenti nell’apprendimento. Integrare la gamification nel Metaverso amplifica l’esperienza di apprendimento, trasformando la formazione in un’esperienza divertente e coinvolgente e la potenza dell’Intelligenza Artificiale renderà quelle esperienze uniche e coinvolgenti. Attraverso la gamification, gli studenti possono guadagnare punti, salire di livello e ottenere ricompense virtuali mentre completano attività e raggiungono obiettivi di apprendimento. Questi elementi ludici aumentano la motivazione degli studenti e li spingono a impegnarsi attivamente nel processo di apprendimento.

Ad esempio, un corso di lingua straniera nel Metaverso potrebbe includere attività di gamification come quiz interattivi, sfide di pronuncia e giochi di ruolo virtuali in cui gli studenti devono comunicare con avatar di lingua straniera. Questi elementi ludici rendono l’apprendimento della lingua più divertente e stimolante, incoraggiando gli studenti a praticare e migliorare le loro competenze linguistiche.

Il potenziale rivoluzionario della formazione nel Metaverso si scontra con alcune sfide da affrontare. La necessità di infrastrutture e risorse tecnologiche avanzate può limitare l’accesso alla formazione virtuale per alcuni studenti. Inoltre, ci sono preoccupazioni legate alla sicurezza e alla privacy dei dati nell’ambiente virtuale. Le opportunità offerte dalla formazione nel Metaverso, però, rimangono immense. La capacità di creare ambienti educativi personalizzati e interattivi consente agli educatori di adattare l’apprendimento alle esigenze e alle preferenze degli studenti. Inoltre, la natura immersiva del Metaverso offre uno spazio per l’innovazione pedagogica e la sperimentazione di nuovi approcci educativi.

La formazione attraverso tecnologie del Metaverso e l’integrazione della gamification rappresentano una rivoluzione nell’educazione. Questo nuovo approccio all’apprendimento offre esperienze coinvolgenti e stimolanti che possono migliorare il coinvolgimento degli studenti e l’efficacia dell’apprendimento, offrendo proprio ai NEET stimoli e opportunità che vanno oltre i percorsi tradizionali.

Queste forme di intervento, inoltre, consentono livelli di interazione e verifica personalizzati, in grado di supportare gli interventi a supporto attraverso scelte individualizzate. Gli algoritmi di apprendimento automatico, infatti, possono analizzare i dati sull’apprendimento degli utenti e fornire riscontri personalizzati per migliorare l’efficacia dell’insegnamento, suggerire cambi di “traiettoria formativa”, stimolare curiosità per ambiti inesplorati della conoscenza, generare forme di collaborazione tra pari in grado di stimolare partecipazione collettiva a progetti e percorsi di formazione come a progettualità imprenditoriali.

Oltre che per una nuova forma e qualità nella formazione, l’Intelligenza Artificiale può essere impiegata per costruire percorsi e processi di identificazione in grado di costruire incroci nuovi tra domanda e offerta di lavoro generando opportunità di lavoro e di percorso professionale per i giovani NEET. Gli algoritmi di corrispondenza lavoro-candidato, infatti, possono analizzare le competenze, le esperienze e le preferenze dei ragazzi NEET e suggerire opportunità di lavoro e programmi di formazione su misura per le loro esigenze.

Progetti e Iniziative Globali sull’IA per i Giovani NEET

In tutto il mondo, sono in corso numerosi progetti e iniziative mirate a utilizzare l’IA per sostenere i giovani NEET nel loro percorso verso l’occupazione e l’inclusione sociale. Ad esempio, il progetto europeo “AI4Youth” si propone di sviluppare strumenti basati sull’IA per migliorare l’accesso all’istruzione e al lavoro per i giovani NEET nell’Unione Europea. Promosso da una delle principali società di produzione di microprocessori, il programma “AI4Youth” è stato sviluppato in risposta al divario di competenze legate all’intelligenza artificiale nell’istruzione e alle aspettative dei governi di preparare i propri cittadini all’avvento della rivoluzione industriale 4.0. Il processo legato alla crescente digitalizzazione dell’economia mondiale, infatti, richiede un aumento della preparazione digitale basato su una combinazione di competenze digitali, fiducia e uso responsabile della tecnologia. Il programma è stato sviluppato per andare oltre l’accesso e l’inclusione digitale mirando a risultati più completi e significativi per la società.

“AI4Youth” introduce giovani provenienti da contesti diversi a una vacanza che porta verso una maggiore preparazione all’intelligenza artificiale, aumentando la conoscenza della tecnologia AI; migliorare le proprie abilità sociali; rafforzare atteggiamenti basati sulla creatività e sull’innovazione.

NEET e autoimprenditorialità

L’autoimprenditorialità rappresenta una via promettente per i giovani NEET per la caratteristica intrinseca di autonomia e indipendenze. Questa categoria di giovani, spesso esclusi dal sistema educativo o dal mercato del lavoro tradizionale, può trovare nell’autoimprenditorialità un’alternativa per sviluppare le proprie competenze e realizzare progetti personali.

Se l’autoimprenditorialità si basa sulla possibilità di avviare un’attività imprenditoriale o freelance, sfruttando le proprie competenze e passioni, la potenza della rivoluzione tecnologica in atto può favorire il processo. Questo approccio, infatti, offre ai giovani NEET la possibilità di creare il proprio lavoro, essere padroni del proprio destino e contribuire all’economia locale proprio innestando la loro esperienza sui nuovi territori della rivoluzione digitale. Attraverso l’autoimprenditorialità, i giovani NEET possono sfruttare le tecnologie digitali e le piattaforme online per avviare e promuovere le proprie attività. Ad esempio, possono creare un’attività di e-commerce, offrire servizi di consulenza o sviluppare applicazioni digitali. La flessibilità e l’accessibilità delle risorse digitali consentono ai giovani NEET di superare le barriere tradizionali all’ingresso nel mondo imprenditoriale.

Tuttavia, l’autoimprenditorialità presenta anche sfide significative per i giovani NEET. La mancanza di esperienza imprenditoriale e di risorse finanziarie può rendere difficile avviare e gestire un’attività con successo. Se a queste condizioni si somma la mancanza di una rete di supporto e di mentorship anche questa strada può rappresentare una difficile soluzione.

Per affrontare queste sfide, è fondamentale fornire ai giovani NEET – oltre la formazione di nuova generazione - sia le risorse sia il supporto necessari per avviare e gestire un’attività imprenditoriale. Per raggiungere questo traguardo è importante creare un ambiente favorevole all’autoimprenditorialità, con politiche e programmi che promuovano l’innovazione e l’imprenditorialità giovanile. Attraverso l’accesso alle risorse e al supporto necessari, i giovani NEET possono trasformare le proprie passioni e competenze in opportunità imprenditoriali di successo, contribuendo così alla crescita economica e sociale.

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