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UN'ATTENZIONE COSTANTE PER IL MICROCREDITO IN CALABRIA

Mario Bonacci

Tutor ENM

La Calabria ha un rapporto storico con il MICROCREDITO, fin dal 2016, dapprima con le giornate di CAPACITY BUILDING e successivamente con la sottoscrizione della prima convenzione tra l’Ente Nazionale per il Microcredito e la Federazione delle Banche di Credito Cooperativo della Calabria, rapporto che si è prorogato negli anni e che oggi vede il rinnovo con la BCC CALABRIA ULTERIORE aderente al gruppo I.C.C.R.E.A. (Banca nata dalla fusione delle ex quattro BCC territoriali – BCC del Catanzarese – BCC del vibonese – BCC di Cittanova – BCC del Crotonese) e con la BCC CENTRO CALABRIA aderente al gruppo Cassa Centrale, oltre all’accordo con la Banca Popolare dell’Emilia Romagna Spa.

Questi consolidati rapporti di convenzione hanno sancito che il microcredito è uno strumento finanziario di grande impatto ed efficacia per un territorio complesso dal punto di vista economico come quello della Regione Calabria, e che ha dato importanti riscontri in termini non solo qualitativi ma anche quantitativi, finanziando in poco più di 5 anni circa 1400 nuove attività imprenditoriali, erogando 34.000.000 di euro e consentendo la creazione di circa 3500 nuovi posti di lavoro, dati che avrebbero potuto essere notevolmente superiori se non avessimo avuto la crisi economico finanziaria causata dalla pandemia Covid che ha caratterizzato gli ultimi due anni.

Ciò nonostante ancora nella Regione Calabria così come in altre regioni d’Italia il Microcredito ha solo minimamente espresso le sue reali potenzialità in quanto è uno strumento finanziario poco conosciuto e poco pubblicizzato, per cui la sfida è quella di mettere in rete l’intero tessuto imprenditoriale della regione attraverso la sensibilizzazione oltre che delle banche, che sono il primario veicolo di reale sostegno economico e finanziario delle imprese, anche delle associazioni di categoria, delle camere di commercio e degli ordini professionali. Il microcredito quindi è uno strumento di particolare efficacia che consente di raggiungere, quando collocato correttamente, una reale inclusione economico-finanziaria e sociale nei confronti di quanti hanno vere e concrete potenzialità imprenditoriali che altrimenti rimarrebbero inespresse, insieme alla volontà di condurre la loro vita sui propri territori d’azione, potenzialità che diversamente rimarrebbero come detto inespresse o addirittura andrebbero disperse.

La caratteristica principale del microcredito infatti non è soltanto quella di consentire l’accesso al credito per coloro che altrimenti ne rimarrebbero esclusi, perché sotto patrimonializzati o per assenza di garanzie, i cosiddetti NON BANCABILI, ma soprattutto perché attraverso l’erogazione dei servizi ausiliari da parte dei tutor iscritti nell’elenco dell’Ente Nazionale per il Microcredito consentono all’aspirante imprenditore di poter esprimere e analizzare la reale sostenibilità del proprio progetto imprenditoriale e di acquisire piena consapevolezza di poter in questo modo realizzare e trasformare un’idea di impresa in un reale percorso imprenditoriale.

Soprattutto nel meridione e quindi anche in Calabria a causa della presenza di una molteplicità di strumenti di finanza agevolata si percepisce spesso una diffusa confusione per gli operatori economici o aspiranti tali che non agevola la fruizione di questi importanti opportunità.

È utile quindi chiarire che il Microcredito non si pone nel novero degli strumenti di finanza agevolata ma si caratterizza come strumento di finanza assistita, infatti i servizi ausiliari di tutoraggio e monitoraggio costituiscono la caratteristica principale e le risorse che vengono erogate non provengono da fondi pubblici o progetti europei bensì si tratta di risorse bancarie che in quanto tali offrono elasticità che in altre misure agevolative non è presente, è utile ricordare infatti che il Microcredito copre anche il finanziamento di spese relative all’IVA e all’acquisto di beni strumentali usati, oltre a non avere alcune rigidità in merito al finanziamento della liquidità aziendale.

Queste caratteristiche consentono all’imprenditore la necessaria flessibilità nella gestione delle spese per la realizzazione dell’attività imprenditoriale, è stato possibile constatare infatti che le imprese finanziate attraverso il Microcredito hanno registrato un tasso di sopravvivenza nel medio periodo perfino superiore e un tasso di default bancario inferiore rispetto alle imprese comunemente DEFINITE BANCABILI.

La conferma di questa considerazione sta nel fatto che anche con la crisi economica, che ha caratterizzato gli ultimi due anni, la percentuale di aziende finanziate e ancora attive e con il finanziamento in regolare ammortamento sfiora l’80%, questo è il segnale che l’attività dell’Ente Nazionale per il Microcredito attraverso i servizi ausiliari e quindi l’assistenza dei tutor alle imprese è la via maestra per la nascita e la crescita del tessuto imprenditoriale.

Ad oggi nella Regione Calabria sono stati istruiti positivamente 1400 progetti imprenditoriali, di cui 347 realizzati grazie alla mia attività di tutoraggio, imprese operanti in tutti i settori: Commerciale Artigianale, Turistico Alberghiero, dei Servizi e delle Professioni, imprese che hanno creato nuova economia e hanno permesso a imprenditori giovani e meno giovani di avviare una nuova attività e uscire dallo stato di bisogno e di realizzare il loro sogno imprenditoriale e imprese esistenti che erano in difficoltà economica per le più svariate motivazioni riuscendo a risolvere i loro problemi finanziari, senza gravare sulle risorse pubbliche, ma assumendosi i rischi d’impresa e investendo attraverso il finanziamento di microcredito risorse private e impegnandosi al pagamento delle rate di microcredito.

Concludo con un invito che Papa Francesco ha rivolto ai giovani economisti in occasione dell’evento “Economy of Francesco” svoltosi ad Assisi, “Il Papa chiede che il lavoro torni al centro dell’economia precisando che c’è una enorme differenza fra Economia e Finanza seppure ci sia una stretta ed indissolubile correlazione tra di loro. “Non dimenticatevi del lavoro, non dimenticatevi dei lavoratori. Il lavoro è già la sfida del nostro tempo, e sarà ancora di più la sfida di domani. Senza lavoro degno e ben remunerato i giovani non diventano veramente adulti, le diseguaglianze aumentano. A volte si può sopravvivere senza lavoro, ma non si vive bene. Perciò, mentre create beni e servizi, non dimenticatevi di creare lavoro, buon lavoro, lavoro per tutti”.

In queste parole ritrovo tutto il senso del ruolo determinante e inclusivo che il microcredito può svolgere nella creazione di lavoro, di opportunità per i giovani e non, per coloro che dallo stato di bisogno vogliono e possono uscire perché hanno le potenzialità e la volontà per riuscirci.

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