Finanziare Il Sogno Di Diventare Imprenditori Con Lo Strumento Di Invitalia Per Neet, Donne Inattive E Disoccupati Di Lunga Durata

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Claudio Verzola, Gianluca Schinaia, Flavia Santia,

Sante Costantino, Niccolò Palleschi, Sara Garino

SELFIEmployment ha come target NEET (ovvero ragazzi, fino a 29 anni di età, iscritti al programma Garanzia Giovani, che non studiano, non lavorano e non sono inseriti in percorsi di formazione), donne inattive e disoccupati di lunga durata: queste ultime due categorie senza limiti di età.

La misura prevede un finanziamento da 5.000 a 50.000 euro, a tasso zero e senza garanzie reali, destinate a finanziare l’avvio dell’attività imprenditoriale e da restituirsi in 7 anni, mediante piccole rate mensili. “In questo modo”, sottolinea la Dottoressa Patuzzi, “alle Start Up viene concesso ampio respiro finanziario”, per farsi largo sul mercato e sviluppare il proprio business.

Donne e disoccupati di lunga durata, al momento della presentazione della domanda, non devono ovviamente risultare impegnati in altre attività lavorative, essere titolari di P.IVA o far parte in qualità di soci o amministratori di società che siano iscritte al Registro delle Imprese. I disoccupati di lunga durata devono inoltre aver presentato, da almeno 12 mesi, una dichiarazione di immediata disponibilità al lavoro, la cosiddetta Did.

È possibile presentare domanda di finanziamento in forma di ditta individuale, società di persone, società cooperative o cooperative sociali non ancora costituite oppure costituite da non più di 12 mesi, purché inattive.

L’erogazione del finanziamento SELFIEmployment avviene attraverso tre diverse modalità. Per programmi di spesa fino a 25.000 euro la formula è quella del microcredito: il finanziamento viene dunque erogato sotto forma di anticipo in un’unica soluzione. Nel caso invece di microcredito esteso, ovvero per programmi di spesa dai 25.000 ai 35.000 euro, la formula di erogazione consta dell’anticipo di 25.000 euro, con saldo entro 18 mesi, dopo aver integralmente completato e pagato il programma di spesa. In ultimo, SELFIEmployment prevede la formula piccoli prestiti, per programmi di spesa da 35.000 fino a 50.000 euro. Per questa casistica l’erogazione avviene con un primo SAL pari al 70% del programma di spesa ed erogato entro tre mesi dalla stipula del contratto, previa presentazione di fatture (anche non quietanziate); il saldo ha poi luogo entro 18 mesi, dopo aver completato e pagato in toto il programma di spesa.

SELFIEmployment è attivo su tutto il territorio nazionale, per finanziare diverse tipologie di impresa: produzione di beni, attività manifatturiere e artigiane, fornitura di servizi alle persone, alle imprese, commercio. Sono esclusi i settori della pesca, dell’acquacoltura, della produzione primaria in agricoltura, le attività riguardanti le lotterie, le scommesse e le case da gioco. Tra le spese ammissibili vi sono prima di tutto gli investimenti, ovvero l’acquisto di impianti, attrezzature, macchinari, l’hardware, il software e le ristrutturazioni fino a un limite massimo pari al 10% dell’investimento complessivo. Sono inoltre ammissibili, senza alcun limite, le spese in capitale circolante inerenti ad esempio i canoni di locazione, le utenze, i premi assicurativi, le materie prime, i materiali di consumo e le merci destinate alla rivendita, nonché salari e stipendi.

Le domande di finanziamento devono essere presentate unicamente attraverso il portale di Invitalia, al sito www.invitalia.it. “La procedura da compilare è estremamente snella”, sottolinea Daniela Patuzzi, “e l’iter valutativo si conclude al massimo entro sessanta giorni”. Le domande vengono valutate secondo l’ordine cronologico di presentazione, senza dunque che vi siano scadenze. Superata la verifica di esaminabilità e accoglibilità della domanda, ovvero della conformità e completezza della documentazione presentata, nonché la sussistenza dei requisiti di accesso, Invitalia valuta nel merito le proposte progettuali, sulla base di alcuni criteri specifici (coerenza dell’idea di impresa, adeguatezza del profilo del soggetto proponente, cantierabilità dell’iniziativa, analisi di mercato e strategie di penetrazione, sostenibilità economico-finanziaria, autoconsistenza e congruità del piano di investimento). La valutazione è inoltre arricchita dalla possibilità di un colloquio, facoltativo, che può essere richiesto in fase di presentazione della domanda, determinando un vantaggio sostanziale nella valutazione di merito. “Si tratta di un’opzione fortemente consigliata”, prosegue la Dottoressa Patuzzi, “perché è il modo di rappresentare al meglio la propria motivazione e le proprie competenze”.

Infine, occorre sottolineare come Invitalia si occupi anche del servizio di tutoring: personale dedicato accompagna infatti il beneficiario del finanziamento (gratuitamente e per ben due anni dall’ammissione alle agevolazioni) per accrescere la sua consapevolezza rispetto alla gestione d’impresa e prevenire o rimuovere quelle difficoltà legate alla gestione dei processi di Start Up.

“SELFIEmployment”, conclude Daniela Patuzzi, “ha quindi tutte le caratteristiche che lo rendono uno strumento particolarmente idoneo per l’avvio di nuove micro-iniziative imprenditoriali”. Un modello agile, per un progetto smart e innovativo: il proprio.

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