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OLTRE LA SICUREZZA, SIAMO PROIETTATI VERSO LA CYBER RESILIENZA
di Mario Baccini
Negli ultimi anni, il tema della cybersicurezza ha assunto un’importanza strategica crescente, sia per la sicurezza nazionale che per la trasformazione digitale del tessuto imprenditoriale e della pubblica amministrazione.
La protezione delle infrastrutture critiche, la sicurezza dei dati e la resilienza cibernetica sono elementi essenziali per garantire la fiducia nelle tecnologie digitali e promuovere un ecosistema economico innovativo e competitivo. La cybersicurezza è pertanto una leva trasversale fondamentale per garantire una digitalizzazione sicura e per rafforzare la competitività del sistema economico e produttivo.
A livello europeo, la cibersicurezza è stata individuata come una priorità strategica per garantire una digitalizzazione sicura, equa e resiliente. Non sorprende pertanto che questa si trovi al centro di varie iniziative europee tra le quali la direttiva NIS2, il regolamento sulla Solidarietà Cibernetica, l’obiettivo strategico Sicurezza informatica del Programma Europa Digitale e le politiche di coesione, per garantire il rafforzamento della resilienza cibernetica di tutti gli operatori pubblici e privati e in tutti i settori economici e istituzionali.
Le politiche di coesione rappresentano uno strumento essenziale per garantire l’integrazione della cybersicurezza nelle strategie di digitalizzazione a livello nazionale e regionale.
L’utilizzo mirato del Fondo Europeo di Sviluppo Regionale e del Fondo Sociale Europeo può supportare l’adozione di misure di protezione informatica da parte delle piccole e medie imprese e delle pubbliche amministrazioni, rafforzando al contempo la capacità di risposta alle minacce cibernetiche. La convergenza tra le politiche di coesione e il Programma Europa Digitale è evidente in azioni specifiche che mirano rispettivamente a sostenere la digitalizzazione delle PMI e delle pubbliche amministrazioni e a garantire la protezione delle infrastrutture critiche attraverso strumenti avanzati di cybersicurezza. Questa sinergia rappresenta una base solida per favorire lo sviluppo di un’economia digitale sicura e competitiva. A questo si aggiunge l’importante lavoro che viene svolto dalla Direzione generale delle Reti di comunicazione, dei contenuti e delle tecnologie della Commissione Europea, che svolge un ruolo centrale nella promozione della digitalizzazione e della sicurezza informatica sia in ambito innovazione che in ambito regolatorio.
Allo stesso tempo, grazie a una serie di iniziative a livello europeo e nazionale, si sta costruendo un articolato ecosistema di attori chiamati ad assolvere ruoli di abilitazione e cinghia di trasmissione delle politiche e degli obiettivi strategici europei in termini di sicurezza cibernetica e transizione digitale. Si pensi all’ENISA (Agenzia Europea per la Cibersicurezza), all’ecosistema delle agenzie nazionali per la sicurezza cibernetica, come l’Agenzia per la Cybersicurezza Nazionale (ACN), che guida la strategia nazionale in materia di sicurezza informatica, sotto l’attenta direzione del Direttore Generale Bruno Frattasi. O ancora al Centro Europeo per la Competenza in Cybersicurezza che promuove il rafforzamento delle capacità cyber europee, la cooperazione e la promozione della ricerca nel settore. E infine, si pensi allo sforzo profuso a livello europeo tramite il DEP proprio per lo sviluppo dell’ecosistema dei Poli di Innovazione Digitale Europei creati con il mandato chiaro di supportare e accompagnare imprese e amministrazioni pubbliche nella transizione digitale sicura.
La profonda collaborazione tra queste entità appare come elemento fondamentale per sviluppare iniziative strategiche coordinate in grado di affrontare con efficacia le sfide della cybersicurezza e garantire una protezione adeguata delle infrastrutture critiche e dei dati sensibili. La sfida della sicurezza cibernetica, come elemento abilitante per il rafforzamento della competitività del sistema Paese attraverso le opportunità offerte dalla transizione digitale, richiede di adottare un approccio sinergico che coinvolga istituzioni pubbliche, imprese private e attori del settore tecnologico. La creazione di un fronte comune tra gli enti nazionali, le autorità europee e le Regioni può favorire lo sviluppo di una strategia di lungo periodo per la sicurezza digitale.
L’Ente Nazionale per il Microcredito svolge da sempre un ruolo chiave nel supportare le micro e piccole imprese in particolare nei loro processi di investimento e rafforzamento strutturale, con una attenzione particolare alle iniziative per favorirne la digitalizzazione, anche attraverso l’acquisizione di competenze essenziali a operare in modo consapevole nel nuovo mondo digitale. In particolare, con il Polo di Innovazione Digitale Europeo Microcyber, a guida dell’Ente, abbiamo inteso offrire un supporto concreto e competente proprio a quelle micro e piccole imprese e pubbliche amministrazioni, favorendo l’accesso a strumenti e servizi per il rafforzamento della loro resilienza cibernetica come condizione imprescindibile per la competitività e per la tenuta del sistema produttivo nazionale.
In questo contesto ha un ruolo proattivo il Ministero delle Imprese e del Made in Italy che, da anni, ha avviato un’attività strategica a sostegno della trasformazione digitale e della resilienza cibernetica delle imprese, in particolare delle PMI. Le iniziative promosse dal MIMIT hanno rappresentato un punto di riferimento imprescindibile per la definizione di politiche pubbliche efficaci e coordinate, che trovano oggi ulteriore slancio grazie alle sinergie con i Poli Europei di Innovazione Digitale e con le politiche di coesione.