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Giovanni Nicola Pes

Vice Segretario Generale ENM

Il 14 dicembre 2021, il Parlamento e il Consiglio Europeo hanno accolto la proposta della Commissione UE a guida Ursula von der Layen di proclamare il 2022 “Anno Europeo dei Giovani” e hanno invitato tutti i Paesi membri a organizzare attività e iniziative “sui giovani e per i giovani europei”, con particolare riferimento alle sfide che questi si trovano ad affrontare nell’accesso a un mercato del lavoro reso ancora più precario dalla pandemia da Covid-19.

In particolare, cono stati fissati i seguenti obiettivi per l’Anno Europeo dei Giovani:

a celebrare e sostenere la generazione più penalizzata dalla pandemia, infondendole nuove speranze, forza e fiducia nel futuro, evidenziando come la transizione verde e quella digitale offrano nuove prospettive e opportunità;

b incoraggiare tutti i giovani, in particolare quelli con minori opportunità, provenienti da contesti svantaggiati o da zone rurali o remote, o appartenenti a gruppi vulnerabili, a diventare cittadini attivi e attori del cambiamento positivo;

c promuovere le opportunità che le politiche dell’UE offrono ai giovani a sostegno del loro sviluppo personale, sociale e professionale, ricercando sinergie e complementarietà con i diversi programmi dell’UE, in particolare con Next Generation EU, per quanto riguarda la creazione di posti di lavoro di qualità e opportunità di istruzione e formazione;

d trarre ispirazione dalle azioni, dalla visione e dalle idee dei giovani, basandosi sulla Conferenza sul futuro dell’Europa.

Come si vede, il tema della gioventù sta assumendo un ruolo sempre più preminente nei dibattiti delle istituzioni europee, dai quali scaturiscono indicazioni importanti, prima fra tutte quella di dare priorità alla partecipazione dei giovani ai processi di sviluppo dell’economia, per creare un futuro migliore, più verde, più digitale e inclusivo in Europa, creando lavori di qualità e assicurando che, per il raggiungimento di tali obiettivi, siano sapientemente impegnate le risorse dei Piani Nazionali di Ripresa e Resilienza (PNRR).

A tal fine, l’Anno Europeo dei Giovani prevede l’organizzazione, a livello europeo, nazionale, regionale e locale, di conferenze e iniziative per incentivare la partecipazione dei giovani al processo decisionale, campagne di sensibilizzazione per un’Unione sempre più inclusiva, verde e digitale e studi ricerche sulla situazione dei giovani in Europa. Tali attività saranno incentrate sulle questioni che toccano più da vicino i giovani, in linea con le priorità evidenziate negli Youth Goals (Obiettivi per la gioventù) quali l’uguaglianza, l’inclusione, la sostenibilità, la salute, il benessere, l’occupazione di qualità, e coinvolgeranno i giovani anche al di fuori dei confini dell’Unione Europea.

Inoltre, con la Conferenza sul futuro dell’Europa saranno avviati, su iniziativa dei cittadini e tramite una piattaforma digitale multilingue, una serie di dibattiti e discussioni per condividere idee a livello europeo e nazionale. I relativi contributi confluiranno nelle Sessioni plenarie della Conferenza, offrendo un forum pubblico per un dibattito aperto, inclusivo e trasparente su una serie di priorità e sfide fondamentali.

La realizzazione dell’Anno Europeo dei Giovani sarà supportata da una dotazione finanziaria aggiuntiva di circa 8 milioni di euro per i programmi “Erasmus+” e “Corpo europeo di solidarietà” e, auspicabilmente, ulteriori finanziamenti saranno mobilitati attraverso programmi e strumenti ad hoc dell’Unione.

Nel corso del 2022 si prevede, inoltre, l’avvio di diverse iniziative “faro”, come l’iniziativa “ALMA” (Aim, Learn, Master, Achieve), una sorta di Erasmus dei lavoratori rivolto ai giovani che non sono occupati e non sono impegnati nello studio o in attività formative e che intendono fare esperienze professionali temporanee in un altro Paese UE, con l’obiettivo di inserirsi nella società e trovare il loro posto nel mercato del lavoro. Si tratta dei cosiddetti NEET (Not in Employment, Education or Training) che in Italia, nella fascia d’età 15-34 anni, sono complessivamente più di 3 milioni, con una prevalenza femminile pari a 1,7 milioni, come emerge dai dati Eurostat 2020, ripresi nell’interessante Report “NEET Working: Piano di emersione e orientamento giovani inattivi”, recentemente pubblicato dal Ministero delle Politiche Giovanili e dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali.

Con l’iniziativa “ALMA”, che sarà attuata dagli Stati membri nel quadro del Fondo Sociale Europeo Plus (FSE+), la Commissione ribadisce l’impegno, assunto nell’ambito del pilastro europeo dei diritti sociali, di sostenere l’attuazione della Garanzia Giovani rafforzata, adottata nel 2020, e di creare pari opportunità offrendo un sostegno attivo all’inserimento dei giovani svantaggiati nel mercato del lavoro e nella società del loro Paese di origine. L’iniziativa “ALMA” integrerà i programmi esistenti a sostegno della mobilità dei giovani, come i citati “Erasmus+” e “Corpo europeo di solidarietà”, rivolgendosi alla fascia di età che non rientra in questi programmi.

Le attività dell’Anno Europeo dei Giovani saranno organizzate da coordinatori nazionali in ogni Paese UE, insieme alla Commissione Europea e alle organizzazioni della società civile e saranno supervisionate dal Parlamento Europeo, con l’obbligo di coinvolgere i giovani e le organizzazioni giovanili nella fase di pianificazione delle attività. In Italia, le attività saranno pianificate e coordinate dal Dipartimento per le Politiche Giovanili e il Servizio Civile Universale della Presidenza del Consiglio dei Ministri.

Il nostro Paese non ha mancato, negli ultimi anni, di mettere in atto specifiche iniziative per l’inserimento lavorativo dei giovani che, peraltro, andranno opportunamente rafforzate. L’ultima in ordine di tempo è rappresentata dalla norma della Legge di Bilancio per il 2022 che ha disposto lo stanziamento di 5 milioni di euro per la promozione di iniziative volte a favorire la partecipazione dei giovani alle iniziative di tipo pubblico, nazionale ed europeo. Persiste, poi, l’impegno italiano nell’implementazione di Garanzia Giovani, il programma che favorisce il rientro in formazione o l’inserimento lavorativo dei NEET e, nell’alveo della stessa misura, il Fondo rotativo SELFIEemployment, che punta all’avvio di nuove realtà imprenditoriali concedendo prestiti senza interessi e/o necessità di garanzie reali o personali. Un altro importante strumento è “Resto al Sud”, l’incentivo destinato a giovani e adulti di età compresa tra i 18 e i 55 anni per l’avvio di nuove attività imprenditoriali e libero-professionali localizzate nel Mezzogiorno e nel Centro Italia.

L’impegno a favore dei giovani è, naturalmente, anche al centro delle iniziative che l’Ente Nazionale per il Microcredito ha in corso di realizzazione e che, in occasione dell’Anno Europeo dei Giovani, intende ulteriormente valorizzare. In questo contesto, i NEET rappresentano da sempre uno dei principali target oggetto di attenzione da parte dell’Ente, come testimoniato, ad esempio, dai risultati del progetto YES I START UP, realizzato dal 2018 al 2020 proprio a vantaggio esclusivo dei NEET registrati al Programma Garanzia Giovani ed esteso, dal 2021, anche alle donne inattive e ai disoccupati di lunga durata. Promosso da ANPAL nell’ambito del PON SPAO (Sistemi di politiche attive per l’occupazione), il progetto YES I START UP è attuato sotto la responsabilità diretta dell’Ente ed è finalizzato a fornire ai NEET e agli altri destinatari la formazione e le competenze necessarie per l’avvio e la gestione di attività d’impresa, anche al fine della successiva presentazione della domanda di finanziamento a valere sul Fondo SELFIEmployment.

Del resto, per l’Ente Nazionale per il Microcredito, è proprio l’educazione finanziaria e all’imprenditorialità il fattore chiave che favorisce l’inclusione lavorativa dei giovani. È noto, infatti, che da tutte le indagini condotte a livello nazionale e internazionale risulta che il nostro Paese si caratterizza per uno dei più bassi livelli di alfabetizzazione finanziaria tra i giovani. Per questo, il “2022 Anno Europeo dei Giovani” rappresenta un’opportunità da non perdere per portare avanti e rafforzare le iniziative che mirano a trasmettere ai giovani specifiche competenze in materia finanziaria e imprenditoriale, al fine di favorire la loro entrata nel mondo del lavoro e promuovere una cittadinanza attiva, consapevole e responsabile.

Tra queste iniziative rientra la progettualità definita dall’Ente, in sinergia con il Ministero delle Politiche Giovanili, volta a favorire l’alfabetizzazione finanziaria e l’educazione all’autoimprenditorialità dei giovani tra il 14 e i 35 anni, come elementi propedeutici a un valido processo di inclusione sociale e finanziaria e, quindi, di cittadinanza attiva, nonché come presupposto per la diffusione di una nuova cultura d’impresa e opportunità di inserimento nel mercato del lavoro da parte dei giovani. Al riguardo, si prevede di realizzare un percorso di alfabetizzazione finanziaria, funzionale alla conoscenza dei principali strumenti a disposizione, ma anche una fase di prospettiva in cui il giovane possa, con le competenze acquisite, essere protagonista delle proprie scelte. Per tali ragioni, accanto ai moduli formativi più tradizionali, saranno erogati moduli di finanza etica e moduli relativi alla transizione digitale e green. La convinzione dalla quale l’Ente si muove è che i giovani devono essere messi nelle condizioni migliori per potersi inserire nel flusso di rinnovamento che il mondo della finanza e quello dell’impresa stanno intraprendendo, a partire anche dalle prospettive dello sviluppo sostenibile.

È auspicabile che poter inserire queste misure nella cornice dell’Anno Europeo dei Giovani aiuti a non abbassare la guardia rispetto alle implicazioni che la transizione demografica, ambientale e digitale, oltre alla sfida delle diseguaglianze crescenti, avranno sui giovani ma, soprattutto, porti le istituzioni pubbliche, insieme a una compagine ampia di attori sociali ed economici, a investire per generare reali opportunità di protagonismo per i giovani.

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