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Emma Evangelista - Direttore Microfinanza

In questi anni da direttore di microfinanza ho intervistato e conosciuto molti tutor, ho potuto apprezzarne la professionalità, a volte l’esperienza, a volte la capacità di risolvere situazioni e problemi per poter permettere di realizzare sogni e opportunità. A volte, ho conosciuto la loro frustrazione nel doversi confrontare quotidianamente con chi non ha altre opportunità se non il microcredito. Mi riferisco soprattutto a quei giovani, a quelle persone che hanno superato gli anta e che non hanno una grande dimestichezza con la tecnologia e la burocrazia necessaria per avviare un’attività di impresa, purtroppo ogni giorno, in numero crescente, bussano alla porta dei tutor, persone che hanno perso il lavoro e vogliono avere una seconda opportunità per rimettersi in gioco, per creare e per crearsi un lavoro, per portare a casa uno stipendio o per trovare il proprio posto nella società attraverso l’autodeterminazione economica e finanziaria. Di storie ne abbiamo raccontate tante e tante altre ne verranno e ne racconteremo.

Questo numero speciale vuole essere un tributo ai tutor iscritti nell’elenco nazionale per il microcredito ed un esempio per coloro che vogliono intraprendere questa professione, che in realtà, per le sue caratteristiche è più vicina ad una ‘missione sociale’.

Sono tante le storie delle imprese che questi professionisti hanno contribuito a realizzare e sono tante le storie che ognuno di loro ricorda. Ad ogni esperto abbiamo chiesto quale sia la realtà che hanno aiutato a nascere, che ricordano con particolare affezione e quali siano oggi le difficoltà che affrontano, mano mano, nel dover gestire i rapporti con i beneficiari e con le idee di impresa. Ma quali sono in definitiva le caratteristiche che possano delineare l’attività di un tutor ha raccolto tutto il nostro interesse nelle interviste.

Ogni professionista si è espresso individuando nel proprio lavoro tre qualità caratterizzanti.

Dai racconti è emerso che i tutor, che non si occupano esclusivamente dell’accompagnamento e dei servizi microfinanziari, ma agiscono a tuttotondo per il supporto all’attività autoimprenditoriale attraverso più strumenti finanziari, rilevano costanti difficoltà con i beneficiari per la carenza di nozioni tecniche e finanziarie su come si avvia e gestisce un’attività, un negozio, un commercio.

Spesso i beneficiari non hanno contezza di quale sia il mondo economico e burocratico dell’avvio di un’impresa e i tutor a quel punto si rendono conto che più che esercitare una professione svolgono una vera e propria missione che si compenetra in primis del fardello dell’educazione finanziaria e della condivisione di informazioni utili a poter veicolare quegli strumenti necessari all’avvio di un’attività.

I tutor contribuiscono a realizzare sogni che si traducono in imprese, guadagni ed autoaffermazione. Ma spesso al tutor è relegato il compito, ingrato, di dover scoraggiare coloro che tentano di utilizzare uno strumento che possiamo considerare come ‘ultima risorsa’ di chi non ha garanzie, per poter accedere al mondo dell’impresa e che, a volte, fa gola anche a chi tenta strade poco lecite o semplicemente non è davvero in grado di poter portare avanti un’attività rischiando un fallimento maggiore di quanto già non stia vivendo.

Dover negare l’accesso allo strumento microcreditizio per ognuno di questi tutor è sempre, da quanto abbiamo registrato, un momento poco gratificante ma allo stesso tempo pieno di consapevolezza.

Ogni professionista ha ben chiaro quanto sia prezioso l’aiuto che fornisce questa attività che in gergo tecnico viene definita erogazione di servizi ausiliari è fondamentale per qualsiasi pratica di microcredito-microfinanza. In questo processo il tutor diventa un amico, un professionista sempre a disposizione che sostiene tutto il percorso del neoimprenditore e per questo è fondamentale all’impresa.

In questo numero speciale di microfinanza con la testimonianza di coloro che hanno realizzato il maggior numero di pratiche e di imprese, racconteremo, almeno in parte, quella che è una missione oltre la professione e la professionalità di coloro che sono diventati tutor o che vorranno diventarlo.